Nuovo Ruggi: tutto nelle mani del TAR ?

 

Aldo Bianchini

Incontro tra i Rainone e l'allora primo ministro Matteo Renzi

SALERNO – Che ci sia stato qualche problema nella doppia seduta della Commissione Giudicatrice Regionale (C.G.R.) dell’appalto da 400milioni di euro per la realizzazione del nuovo ospedale Ruggi di Salerno ormai ufficialmente conclamato; quelli da me espressi nei precedenti tre articoli dedicati alla strana vicenda della doppia seduta erano soltanto dubbiose ipotesi.

Ora c’è la certezza matematica che qualcosa non è andata per il verso giusto, e non perché il governatore abbia potuto incidere in un qualche modo nello stravolgimento dell’assegnazione dell’appalto (prima d Eteria e poi a SIS); il governatore non c’entra niente (come al solito !!) e l’eventuale responsabilità di un passaggio a vuoto ricadrà, semmai verrà accertato, soltanto sui membri della C.G.R. che ancora non si sa per quale arcano motivo hanno prima ammesso un loro errore materiale nel calcolo operato all’impronta che, poi, hanno corretto riaprendo inusualmente la gara sulla base di un riserva espressa in  calce al verbale n. 9 del 16 giugno 2023 che le imprese partecipanti hanno scoperto soltanto dopo il 10 luglio 2023 quando hanno avuto la possibilità di ottenere entrambi i verbali nn. 9 e 10 di quali è scaturito il ricorso il Tar da parte di Eteria (fonte Il Mattino del 7.9.23).

Il nuovo Ruggi

La certezza che qualcosa non è andata per il verso giusto non dipende tanto dl ricorso prodotto dalla Eteria, quanto dall’atteggiamento assunto dalla Regione Campania, su richiesta dell’avv. Lorenzo Lentini (difensore di Eteria), in merito alla rinuncia a sottoscrivere il contratto di appalto con il Consorzio SIS. Una strada spianata dall’atteggiamento “signorile” di Eteria che ha rinunciato al “giudizio cautelare con sospensiva” nell’attesa del ravvicinato giudizio di merito con discussione fissata per il prossimo 25 ottobre 2023.

Eccellente, quindi, sia l’operato dell’avv. Lentini (a dimostrazione di una lunga e provata professionalità di uno degli studi legali più in vista dell’intero Paese) che la risposta della Regione nell’aver rinviato l’eventuale firma del contratto di appalto; nel senso che semmai venisse dimostrata la responsabilità della C.G.R. i tempi per una riassegnazione dei lavori si accorgerebbero notevolmente rispetto ad un contenzioso lungo e farraginoso che andrebbe a danneggiare l’esecuzione di un’opera pubblica molto importante per un’intera comunità.

Ho parlato di “atteggiamento signorile” di Eteria e, in particolar modo dei responsabili della Rainone Group (e più specificamente del dr. Eugenio Rainone) che ancora una volta dimostrano un interesse specifico – trasparente e legale nel voler capire la verità e niente altro; cosa che ha già dimostrato appena pochi anni fa con la questione del Crescent per la quale il suo staff legale riuscì a dimostrare la verità ed a salvare anche tutti gli altri imputati che si videro, improvvisamente, spianare la strada verso l’assoluzione.

Per il “nuovo Ruggi”, quindi, non resta che attendere il prossimo 25 ottobre 2023.

 

 

 

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