Ancora tu

 

da Angelo Giubileo (avvocato-scrittore)

Parliamo di politica. Morto un cesare non se ne fa un altro. Ed è ciò che sempre accade a chi, assurto al vertice del potere, inizia la fase del proprio declino. Irreversibile. E quindi è anche ciò che è accaduto e accade a Matteo Renzi, dal 2013 a oggi, nell’arco di appena un decennio. Il fiorentino ha annunciato ieri che si candiderà alle elezioni europee del 2024 con uno schieramento politico denominato “Il Centro” aggiungendo anche che in Europa “non esistono alternative alla maggioranza Ursula e l’Ecr non ne farà parte”. A giudicare dal decennio trascorso, occorre evidenziare e sottolineare come già dal referendum costituzionale del 2016 la Fortuna, dea cara ai cinesi prima ancora che ai romani, abbia in effetti girato le spalle a Renzi, il quale si augura ora di superare il margine di sbarramento di lista del 4% (o 3%, come lui ed altri pretoriani desidererebbero!) fissato per le elezioni europee. Per Renzi, il passo da cesare a pretoriano è stato velocissimo, come al pari dell’Achille della tradizione. E anche come al pari del medesimo, per colpa del proprio tallone, che definirei piuttosto “narcisismo”. Ciò che, in psicologia, costituisce la dote essenziale del manipolatore. Ma questo, come sempre, a torto o a ragione, sarà la realtà a dimostrarlo. Così come sarà la realtà a dirci, in futuro, se in Europa “non esisteranno alternative alla maggioranza Ursula e l’Ecr non ne farà parte”.

 

P.S.: a proposito di “Centro”, agli amici di PensaLibero.it vorrei ricordare che “a pensar male si fa peccato ma non si sbaglia”.

 

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