Non c’è giorno che non avvengono atti di violenza contro le donne (violenze, molestie, femminicidi).
Gli episodi gravissimi successi , che continuano quotidianamente nonostante denunce e segnalazioni, manifestano una totale assenza di sensibilità verso le donne.
I crimini di stupro e di femminicidio sono ormai una emorragia che non si arresta. Sono un male che cresce, senza che si intraveda, finora, una reale reazione, capace di contrastare un clima generale fatto di indifferenza, strumentalizzazioni e becero perbenismo. Bisogna cominciare a dire con forza che questi crimini sono il frutto di una società malata, incapace di riconoscere, di imporre una nuova cultura nei rapporti di genere. Dietro ogni stupro ci sono storie di degradazione territoriale, di abuso di potere, di emarginazione e di povertà.
In questo quadro, ritengo che ciò che viene comunemente chiamata la “cultura nelle scuole ” abbia tanta importanza quanta ne ha la famiglia o ne abbiano le misure politico-amministrative . La cultura scolastica ha il compito di costruire donne e uomini coscienti (il modo di essere, di porsi, di pensare e pensarsi, di rapportarsi) che il loro patto di cittadinanza può fondarsi soltanto sulla comune assunzione di responsabilità per il rispetto della vita umana, per i diritti di tutti e tutte e gli obblighi che ne conseguono, per la continua ricerca di una società più giusta .
I dati che arrivano dalle forze dell’ordine parlano di un problema radicato e in costante crescita non soltanto nelle grosse città ma anche nei piccoli centri, trattasi di un fenomeno “diffuso, trasversale e strutturale”. Dopo gli ultimi fatti di cronaca non possiamo rimanere insensibili, e, pertanto, e’ necessario coinvolgere, anche le scuole primarie e superiori di I e II grado del nostro Vallo di Diano per sensibilizzare alunni e famiglie nella lotta alla violenza di genere. Perché ritengo che la scuola abbia un ruolo fondamentale sia per favorire l’emersione delle situazioni violente, sia in famiglia o nelle relazioni tra pari, sia come luogo di educazione al rispetto e alle differenze, di prevenzione e contrasto alla violenza di genere”. Se vogliamo affrontare veramente questa piaga, la strada migliore è quella di intervenire strutturalmente con percorsi anche scolastici in grado di migliorare la nostra società.
La violenza di genere non puó essere trattata come questione emergenziale perchè si tratta di un fenomeno strutturale e sistemico. La sinergia con le scuole è strategica: per costruire un futuro nuovo è necessario seminare il valore della parità; promuovere l’educazione alle differenze; imparare a riconoscere le forme di violenza”.
“Per questo rivolgo un invito corale ai dirigenti delle scuole primarie e secondarie di ogni grado, alle rappresentanze politiche del territorio del Vallo di Diano e agli assistenti sociali di lavorare insieme per costruire un futuro nuovo non fondato sulla disparità di genere “
F.to: Avv. Paolo Carrano – Portavoce FdI di Teggiano