Non è più il tempo delle parole in libertà,sono drammatiche le condizioni in cui si trova la popolazione carceraria italiana , tra misure cautelari ed espiazioni di pene intramurarie, circa 60.000 detenuti. Negli ultimi mesi, tre donne ristrette in carcere hanno deciso di togliersi la vita. Nella sezione femminile che ha visto “Le ragazze di Torino” animare numerose iniziative, appelli e lettere ai massimi rappresentanti delle istituzioni per chiedere segnali di un cambiamento radicale del sistema carcerario. Il Ministro della Giustizia on. Carlo Nordio,si è recato di persona a Torino, manifestando la vicinanza e la solidarietà agli operatori penitenziari nonché l’impegno politico per interventi di ristrutturazione delle caserme in disuso da adibire a luoghi di detenzione differenziata ? Ristrutturare caserme in disuso, potrà produrre, molto alla lunga, frutti positivi se accompagnato da investimenti in risorse economiche e soprattutto umane. Sono troppi gli interrogativi che necessitano di trovare adeguate risposte ? Sono stati informati il garante dei detenuti nazionale, regionale e comunale ? La detenuta voleva vedere il proprio figlioletto di quattro anni affetto da autismo ? A questi interrogativi sono state date adeguate risposte ? Si proceda all’assunzione di personale specializzato che possa intervenire nei casi in aumento di problematiche psichiatriche. Occorrono immediati provvedimenti che possano far diminuire il sovraffollamento carcerario, primi fra tutti la liberazione anticipata speciale .