LA POLITICA DEL PUBBLICO LUDIBRIO

 

 

da Alfonso Malangone

(Ali per la Città)

 

L’approvazione del Bilancio di Previsione da parte del Consiglio Comunale, Lunedì 31, rende ufficiale la distribuzione dei valori tra le diverse voci delle Entrate e delle Uscite secondo le ipotesi del DUP-Documento Unico di Programmazione deliberato il 12/03 scorso. Adesso, sarà possibile assegnare ai responsabili dei vari Settori Comunali le risorse e gli obiettivi utilizzando gli strumenti del PEG-Piano Esecutivo di Gestione e del PIAO-Piano Integrato di Attività e Organizzazione, da definire entro fine mese. In sostanza, a Settembre, inizieranno le azioni concrete che dovrebbero assicurare i servizi e le opere pubbliche nonché consentire la riduzione a fine anno del Disavanzo di altri € 18.589.969,62 (fonte: decreto Aiuti).

Il Bilancio non è un argomento che appassiona. Eppure, è il documento che regola la vita della Comunità, come la Busta-Paga regola quella di una famiglia. Sarebbe giusto discuterne con trasparenza, perché la storia della contabilità insegna che i numeri sono ‘forma e sostanza’ solo se veri, certi e reali. Diversamente, sono come un intervento di plastica estetica, che copre gli anni ma non le conseguenze dell’età, o come un gesto di amicizia che copre un tradimento. In ogni caso, la verità viene sempre a galla, prima o dopo, nel rispetto di regole economiche ferree che non conoscono deroghe. Adesso, con i Consiglieri che hanno votato, non sarebbe utile parlarne ancora. Ma, per le dichiarazioni intervenute, non appare superfluo sottolineare che sembra difficile riconoscere certezza, verità e realtà a importi che appaiono poco attendibili. Questo, almeno con riferimento alle principali voci di Entrata dei tributi locali.

Va detto, subito, che la popolazione residente al 30/04 scorso è di 126.570 unità, che a fine anno sarà sotto i 126.000 per decrescita costante e che nel periodo fine 2020-fine 2022 sono andati via ben 3.953 cittadini della classe di età 19-65 anni, quella che produce ricchezza, se lavora. (fonte: Istat). E’ evidente che, sia per questi numeri, sia per l’apparente assenza di una selezione per reddito, non può essere attribuita elevata fiducia alla stima di un’addizionale Irpef di € 16.712.000 (fonte: Previsione, pag. 14) contro il risultato 2022 di € 12.500.000 (fonte: Conto del Bilancio, pag. 129). Cioè, con meno residenti, minori redditi e solo lo 0,15% in più, l’Entrata crescerebbe di € 4.212.000, ben più dell’importo di € 1.932.000, credibile, previsto nel contratto per il decreto Aiuti (fonte: contratto). Altri esempi potrebbero essere riferiti a IMU e TARI. E, quindi, è giusto chiedere all’Assessora al Bilancio: “per favore, quali elementi sono stati assunti a base del calcolo di queste voci”? E, chissà che non sia stato il timore di Entrate insoddisfacenti ad aver indotto a riportare nella Nota Integrativa le nuove norme IMU che consentono di rimodulare le aliquote entro il 28/10. Così, magari, avremo la sorpresa di fine anno.

In sostanza, metodi di previsione poco scientifici, salvo errore, non possono che generare un Bilancio di Previsione di buona fantasia. Al punto che, benché definito “prudente”, il totale delle Entrate e delle Uscite è stato quantificato in € 1.079.700.894,72 mentre lo scorso anno i valori finali sono stati pari a € 466.874.857,84. Cioè, meno del 50%. In verità, poiché questo risultato è presente nella fase storica dei Consuntivi, sarebbe una anomalia votare un documento miliardario sapendo che è irrealistico. Salvo errore. Però, si fa.

Se si guarda al contenuto informativo, non possono non stupire le affermazioni scritte chiare e in italiano che i Consiglieri, con il loro voto, hanno condiviso: nel 2022 “l’Ente ha ripianato la quota di disavanzo così come previsto … ed ha registrato, altresì, un avanzo di 67.004,76” (fonte: N.I. pag. 46). Questo, si sa, non corrisponderebbe a verità alla luce del Verbale n. 22 del 10/07 dell’Organo di Revisione. Il problema è che parole simili risultano riportate nella sessa Relazione dei Controllori (fonte: Relazione pag. 5) che, in sostanza, avrebbero sconfessato sé stessi. Non solo. I Revisori hanno anche scritto che: “l’Ente non è in disavanzo – l’Ente non è in piano di riequilibrio … (fonte: cit. pag. 4). I Consiglieri, votando, hanno condiviso anche questo. Salvo errore. E, allora, Sigg.ri Consiglieri: “siete davvero convinti di quello che avete votato”? Forse, almeno si potevano aggiungere delle note. Giusto per confortare i posteri.

In verità, altre cose hanno sorpreso, nel Consiglio. Come la modifica del Regolamento del Forum che ha creato un nuovo turbamento nei giovani per motivi a prima vista incomprensibili, ma realmente ben comprensibili. Peccato.

E’ possibile che l’esercizio del potere di Amministrare una Comunità possa indurre i responsabili a comportamenti ‘ondulati’. Ma, quando si tratta di decidere del benessere comune, sarebbe doveroso far prevalere la tutela dell’interesse generale, valutando fino in fondo le conseguenze dei provvedimenti a difesa dell’obiettività delle scelte. La consapevolezza dell’importanza del servizio reso alla cittadinanza intera, non alla propria parte, dovrebbe indurre a combattere ogni possibile condotta ambigua, a contrastare qualsiasi episodio di pubblico ludibrio a danno della dignità altrui, sconfessando chi fosse disposto ad accettarlo, quasi fosse un prezzo da pagare. E’ un’osservazione, non un’accusa. A chi dovesse sostenere che non ci può essere vergogna se intorno manca la vergogna, si potrebbe ricordare quel detto ‘contadino’ secondo il quale nessuno può ritenersi obbligato a comportarsi da ‘maiale’ pur se vivesse in una porcilaia. La distruzione di una Comunità, nei secoli, è sempre stata la conseguenza diabolica di negativi eventi economici accompagnati da degrado morale e da sfacelo demografico e sociale. Da noi, purtroppo, sembra che i nodi stiano arrivando al pettine. Salvo ogni errore.

Alfonso Malangone – Ali per la Città – 02/08/2023

P.S.: i dati esposti sono sati rilevati da documenti nel web. Si fa salvo ogni errore.

 

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