Medio Oriente – Monti:” l’Italia sostiene la creazione di due Stati entro i confini del ‘67”

Maria Chiara Rizzo

Mario Monti conferma la posizione italiana  sulla questione israelo-palestinese, pronunciandosi a favore di due Stati per due popoli, quello israeliano e quello palestinese, che possano convivere pacificamente entro i confini del 1967. Nel ribadire l’importanza del negoziato come unica via per poter avviare un processo di  pace, il premier conferma la linea italiana a termine della prima parte della sua missione nell’area, durante la quale ha incontrato prima il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, Abu Mazen, poi il primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu. Nel ’67, durante la cosiddetta Guerra dei Sei Giorni, Israele ha occupato la Cisgiordania- di cui anche Gerusalemme est-, la striscia di Gaza, le alture del Golan siriane e il Sinai- restituito, quest’ultimo, nell’82 all’ Egitto in seguito a un accordo firmato sotto l’egida degli Stati Uniti. Durante i suoi meeting il Presidente del Consiglio ha detto di non riconoscere come israeliano alcun territorio annesso dopo tale data,  mostrando un forte senso di solidarietà nei confronti del popolo di Abu Mazen, ma non ha mancato di sottolineare la profonda amicizia che lega l’Italia con lo stato sionista, suggellata da diversi accordi- soprattutto economici –importanti. Ci sono state parole anche sul dossier caldo del programma nucleare portato avanti dall’Iran, per cui il Professore Monti ha espresso molta preoccupazione, condividendo i timori di Israele e la posizione sanzionatoria dell’Unione Europea. La missione nell’area mediorientale non è ancora volta al termine e il premier si è recato al Cairo, dove l’attendeva un’altra serie di importanti colloqui.

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