Salvare il Tribunale di Sala Consilina

Antonio Citera

SALA CONSILINA – Tutti insieme per salvare la giustizia, questo il grido che si leverà il 13 aprile a Sala Consilina. Una manifestazione prevista che dovrebbe vedere la presenza di esponenti politici, istituzionali, e addetti ai lavori di varie regioni italiane. Oggi la conferenza stampa in provincia per presentare l’ evento. Si terrà oggi la presso la sala giunta di Palazzo Sant’Agostino, alla presenza degli assessori provinciali Adriano Bellacosa, Marcello Feola, Romano Ciccone, Il consigliere provinciale Rocco Giuliano, il consigliere regionale Giovanni Fortunato, il presidente dell’ordine degli avvocati Michele Marcone, il sindaco di Sala Consilina Gaetano Ferrari, e altri esponenti dell’avvocatura salese, la presentazione dell’iniziativa ,” Salviamo i piccoli tribunali per salvare la giustizia”. Una manifestazione promossa a Sala Consilina, per dire no alla soppressione di una sessantina tribunali minori italiani, fra i quali figura anche quello salese, soppressione prevista nell’ambito della riorganizzazione della geografia degli uffici giudiziari presenti su tutto il territorio nazionale . La manifestazione, promossa dall’Ordine degli Avvocati di Sala Consilina ed in programma venerdì 13 aprile, alle ore 10, in piazza Umberto I, vedrà la partecipazione dei rappresentanti di diversi organi dell’avvocatura nazionale tra i quali Maurizio De Tilla, presidente dell’O.U.A (Organismo Unitario dell’Avvocatura), Walter Pompeo, presidente coordinamento nazionale fori minori, e di Franco Tortorano, presidente Unione Regionale fori campani . «Non si può accettare una riforma – spiega Maurizio de Tilla – che segue esclusivamente una logica di spesa». La nuova geografia, così come disegnata dall’Esecutivo, va male anche nella sostanza. «Si tratta del taglio “spot” di 52 tribunali fatti in base alle pressioni e alla forza politica sul territorio.
La via giusta – prosegue il numero uno dell’Oua – è quella di riorganizzare la giustizia di prossimità. Non escludiamo l’accorpamento degli uffici Giudiziari come estrema ratio, ma non si può procedere con l’accetta partendo dal taglio dei tribunali». Una tesi che – a parere di de Tilla – non si distanzia molto da quella espressa dal Capo dello Stato nel rispondere a una lettera inviata al Quirinale dal Presidente dell’Ordine di Sciacca. Secondo il presidente della repubblica Giorgio Napolitano è, infatti, necessaria una rimodulazione non traumatica dell’attuale geografia giudiziaria «che vede sparsi sul territorio uffici troppo piccoli per essere efficienti, ma alla cui soppressione si oppongono – insieme con insostenibili particolarismi – le ragioni delle comunità locali che in essi vedono un baluardo di sicurezza e legalità».

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