Tribunale di Salerno: una macchia sull’immagine del nostro Sud … cronaca di un tempo lontano, ma non troppo

 

Scritto da Marcello Giani (avvocato penalista)

il 31 marzo 2017 alle ore 18:08:00

Marcello Giani - avvocato penalista

SALERNO – Ironico e mordace come sempre, Marcello Giani propone una “scena di ordinaria follia” nel Tribunale di Salerno; non una novità per chi ne frequenta le aule purtroppo troppo stordito dall’assuefazione; quando però poi cala “lo straniero” , il collega del nord, si è assaliti dal senso di vergogna che spinge a giustificare ma al tempo stesso dalla rabbia perché alla nostra terra è stato sottratto l’orgoglio di uno splendido passato e l’ingiustizia si perpetua nell’ipocrisia delle istituzioni. Parole pungenti condite da cultura e storia.

Lunedì scorso si è tenuta, presso l’aula “D” del Tribunale di Salerno, la udienza del processo dell’omicidio colposo di un bambino, cittadino inglese il quale, durante un viaggio turistico in Costiera Amalfitana, dopo aver pranzato con i genitori in un noto ed apprezzato ristorante di Scala, secondo l’accusa della procura, sarebbe morto per aver mangiato pasta fresca fatta con il latte di cui il piccolo sarebbe stato allergico.

Nel corso delle indagini è stato disposto il sequestro di parte dei locali cucina, sembra non avessero le altezze idonee (per circa 20 cm in meno) per assicurare la giusta ventilazione nei locali medesimi e quindi l’igienicità. Quando poi fu disposto il dissequestro dei locali, fu rimessa a quasi TUTTI i quotidiani e testate stampate in Italia – tranne che a Topolino a Grande Black, Capitan Miki il Monello e Chiomadoro, Zoe ed Alice – una fiera protesta per una minima pubblicità che era stata fatta al provvedimento di dissequestro parziale.

Dimenticavo una significativa premessa cioè che sul processo insisteva ed insiste, giustamente, la attenzione della Ambasciata Inglese .

Ebbene all’udienza hanno tentato di costituirsi parte civile, nell’interesse dei genitori del piccolo, due avvocati , proiettati da Torino , dal cuore del regno Sabaudo… di cui, dal Congresso di Vienna, fa parte anche, la mai troppo celebrata Liguria comunque rapinata e saccheggiata come d’abitudine dei Savoia, che è patria del Ministro di Giustizia Orlando. Ebbene gli avvocati sabaudi sono ritornati ai piedi delle Alpi, fuggendo inorriditi dal Palazzo della Giustizia di Salerno, per il disordine, l’affollamento e le condizioni francamente antigieniche in cui si celebrava la sacertà del rito penale rigorosamente protetto dal patibolo cristiano. In circa 70 metri quadrati tra pubblico, avvocati, giudice, pubblico ministero, cancelliere e addetti al servizio di fono registrazione, forze dell’ordine, imputati, persone offese, testimoni, erano presenti non meno di 80 persone… una densità coincidente a più di un individuo per metro quadro, ed io che sono fieramente un “chiattone”, alla faccia dei governatori emigranti con figlio al seguito, occupo da solo almeno 2 di metri quadri. Insomma bisognava respirare a turno a segnalazione di display!

“Ue’ addò sta u fasciolo? Chi sa pigliat’ u fascicol’? Pazientemente io a mo’ di traduttore simultaneo, comunicavo agli sgomenti savoiardi la invocazione del giudice; e giù ancora : “mo u vac a piglià io ….. addò sta u ggiudice? Ah sì sta turnann” e il giudice “…egg jut a’ me piglià u fascicolo……si nun mu iev a piglià se faceva notte”

I paradossi sono 2 anzi 3 anzi 4:

Il primo: il silenzio delle istituzioni, sarebbero il presidio dell’ordinato svolgersi delle udienze per garantire le condizioni di salubrità di quella aula D ed alcune altre aule di giustizia salernitana (la H), e non parliamo delle cancellerie, delle condizioni in cui lavorano i dipendenti. Lungi dall’invocare l’ossessiva sorveglianza delle condizioni di igienicità, salubrità e praticabilità delle aule di Giustizia, ma … passando anche per caso ci si accorge, a meno di essere non vedenti o non odoranti, delle condizioni sub-umane in cui talvolta si celebra la giustizia!

Magistratura viene da Magister … colui che insegna…e che è ???

Il secondo: l’orrore manifestato dagli avvocati sabaudi per condizioni giudicate forse non a torto, della giustizia salernitana, e la vergogna mia e della collega Forlani che con me assiste gli imputati.

Il terzo: obbligati con sofferenza alle scuse ed alla comprensione in qualità di avvocati ospiti, verso i colleghi che venivano dal profondo nord ovest;

Il quarto: dulcis in fundo, o meglio, in cauda venenum, che l’orrore e lo schi … ops imbarazzo per le condizioni ambientali in cui, nella circostanza, è amministrata la giustizia a Salerno, viene manifestato proprio dai sabaudi colleghi… sì proprio gli eredi di quei Savoia – predoni che hanno depredato il nobile e ricco Regno Borbonico delle Due Sicilie trafugando oro, danaro e risorse, assassinando con la complicità dei mille garibaldini delinquenti, le migliori risorse del tormentato Sud ….ma poi perché intitolare strade piazze ai vari Garibaldi assassini (che si dice fosse pure cornuto) ai vari Cavour sabaudi ministri dell’agricoltura, ai vari Principi Amedeo, ai Mille… anche se erano tutti farabutti?

È come intitolare le piazze a Raffele Cutolo, con tutto il rispetto per don Raffaele, a Landru, a conte Dracula vampiro, a Torquemada, a Robspierre ….

Signori avvocati Sabaudi, ci permettiamo, noi avvocati del sud discendenti di Parmenide, abitanti della Magna Grecia, da noi “magna” non è un verbo da magnare, ma è un aggettivo che ha un significato diverso che altrove abbia, significa Grande ed Antica Grecia, mi permetto di mitigare il loro sdegno …quei Borboni di cui siamo eredi, hanno redatto 1; la prima legislazione sanitaria al mondo; 2- la prima istituzione in Italia della motivazione delle sentenze e…Filangieri, vi dice niente? 3- la prima citta che si è dotata di un Albo degli Avvocati; 4- il primo codice marittimo; 5- le prime leggi antisismiche in Italia; 6- la prima istituzione di assistenza sanitaria di San Leucio …ditelo al vostro amico Trump! 7- la prima scuola di ballo annessa al San Carlo….il più grande e bel teatro di Europa, ditelo voi che potete al direttore del Bolscioi; 8- la prima legge in Italia per la gestione e l’accoglienza degli immigrati, ditelo a quel Salvini; 9- la prima nave a vapore , il Ferdinando II; 10- la prima ferrovia d’Italia; 11- la prima ordinanza in materia di nettezza urbana, ditelo a Cosentino; 12- il minor numero di pazzi in Europa; 13- il più alto tasso di longevità; 14- la prima istituzione di un marchio per la produzione dell’olio pugliese che adesso stanno depredando; 15- il primo telegrafo elettrico; 16- la più bassa percentuale di mortalità infantile; 16- la più alta quotazione di una rendita statale di cui ci hanno depredato i vostri nonni; 17- il minor carico tributario di Europa; e udite, udite 17- la maggiore quantità di lire oro conservate nei banchi nazionali in Italia: dei 668 milioni di lire oro patrimonio di tutti gli stati italiani messi insieme 443 milioni erano del Regno delle Due Sicilie; 19- la maggiore quantità di moneta circolante la minore percentuale di emigranti in Italia. E poi fu che dal 1860 in poi, con l’unità d’Italia, coi finanziamenti europei che sistematicamente finiscono nel profondo Nord e a noi ci lasciano l’Ilva ecc.

Ministro con portafoglio, ma rigorosamente senza laurea, sig Orlando manco a dirlo, ligure, di là di La Spezia, il dicastero che le hanno prepotentemente inflitto, sicuramente per i suoi meriti culturali e di partito, da Renziloni, è l’unico tra tutti i dicasteri che abbia dignità costituzionale, come recita l’art. 110 della costituzione (che, come ella sa, è il documento fondamentale della nostra sfortunata repubblica ndr.) ed ha la funzione di “organizzazione della giustizia”. Io, sig. Orlando mi vergogno di fare l’avvocato in queste condizioni, ma lei non si vergogna di consentirlo? Suvvia onori il cognome che ha, faccia l’Orlando furioso, e furente torni alla segreteria del PCI no PDS, no PD … no MSI, no Forza Italia, no … misto Angeloni, hanno bisogno di lei, noi no!

Immagino la replica sdegnata “ma come ? siamo tutti spasmodicamente, al servizio della patria della nazione, impegnati nella modifica e modernizzazione del codice di procedura penale, nella modifica della prescrizione (aiut!!!), nell’abolizione dei reati bagatellari, tra cui avete provveduto precipitosamente ad abolire il reato di abuso della credulità popolare, ma tu guarda, accadde lo stesso nel 1989 quando con fierezza ed impeto il Parlamento italiano licenziò il nuovo, oggi vecchio, codice di procedura penale, con cui tranne che Craxi , si salvarono molti tangentisti del tempo; …ma sì ora ci vuole una condono, è necessario, per ora cominciamo col condonare 2 miliardi di euro ai padroni del gioco d’azzardo e delle slot machine, nun se po’ sta senza un nuovo condono. Ma vuoi vedere che aveva ragione Tacito quando diceva che più uno Stato è corrotto, più fa leggi? Non lo voglio credere … No no mi rifiuto di crederlo!

Infine…poi c’è il consiglio dell’ordine.

Come è vero che il citrulo sempre in culo all’ortolano deve andare.

Marcello Giani – avvocato penalista in Salerno

 

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