L’ Antitrust ha sanzionato le società Vodafone, Wind, Telecom e Fastweb , per comportamenti illegittimi nella gestione delle cessazioni delle utenze di telefonia fissa e mobile.

da Pietro Cusati (Giurista-Giornalista)

 

 

 

 

 

 

 

L’Antitrust ha sanzionato le società Vodafone S.p.A. per 400mila euro, Wind Tre S.p.A. per 300mila euro, Telecom S.p.A. per 200mila euro e Fastweb S.p.A. per 100mila euro per comportamenti illegittimi nella gestione delle cessazioni delle utenze di telefonia fissa e mobile, anche nell’ipotesi di migrazione verso un altro operatore.  Sono emerse criticità nella gestione delle procedure interne delle cessazioni delle utenze, che hanno dato origine, a partire almeno dal 2020 , a situazioni di fatturazioni post-recesso o, in caso di migrazione, di doppia fatturazione a carico del cliente. Alle quattro società sanzioni  per un totale di un  milione di euro. Secondo l’Antitrust gli operatori telefonici hanno attuato pratiche scorrette nella gestione delle cessazioni delle utenze di telefonia fissa e mobile.L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato le società Vodafone S.p.A. per 400mila euro, Wind Tre S.p.A. per 300mila euro, Telecom S.p.A. per 200mila euro e Fastweb S.p.A. per 100mila euro. Le istruttorie dell’Antitrust hanno consentito di accertare i comportamenti illegittimi dei quattro operatori telefonici nella gestione delle cessazioni delle utenze di telefonia fissa e mobile, anche nell’ipotesi di migrazione verso un altro operatore. In particolare, sono emerse criticità nella gestione delle procedure interne delle cessazioni delle utenze, che hanno dato origine , a partire almeno da gennaio 2020 , a situazioni di fatturazioni post-recesso o, in caso di migrazione, di doppia fatturazione a carico dell’utente, a cui è stato richiesto illegittimamente di saldare le fatture sia del nuovo sia del precedente operatore.Secondo l’Autorità, la illegittima prosecuzione della fatturazione – dopo la richiesta di cessazione del servizio – è riconducibile ad anomalie e a disallineamenti tecnici tra i sistemi di gestione informatici del processo interno di ciascuna società, rispetto ai quali le stesse, anche se in misura diversa, non hanno adottato efficaci meccanismi di controllo e di intervento tempestivo.Le quattro compagnie telefoniche sono state diffidate dal continuare ad attuare la pratica scorretta ed entro 90 giorni dovranno comunicare all’Autorità le iniziative adottate a tal fine.

 

 

 

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