da Redazione
SALERNO – Di sicuro mettere insieme le Banche di Credito Coopertivo (BCC) di Aquara, di Roscigno-Monte Pruno, di Campania Centro e di Buccino-Comuni Cilentani non è stata impresa d poco; soprattutto in un momento in cui soffiano fortissimi i venti di crisi provenienti, come al solito, dagli Stati Uniti d’America che è stato e rimane il Paese che governa l’economia globale del pianeta. Mancava quella di Vallo della Lucania – Vallo di Diano e Lucania, ma le note inquietudini che la attraversano hanno consigliato, forse, un momento di stagnazione su posizioni ancora tutte da definire dopo la sostituzione del direttore generale e lo scontro con diverse centinaia di soci sulla probabile aggregazione con la BCC Buccino relativamente più piccola.
C’era un progetto importante da condividere e appoggiare per “Stimolare la cultura della sostenibilità premiando le buone pratiche delle aziende, in un momento storico nazionale ed internazionale particolarmente sensibile su questi temi”; progetto voluto tenacemente dal Consorzio ASI/Salerno, dalla CCIAA di Salerno, da Confindustria/Salerno e addirittura d Legambiente Campania, senza dimenticare la politica rappresentata dal Sindaco di Salerno e il Presidente della Provincia e Salvatore Farace (Responsabile Scientifico ASI Salerno Awards) che con Giorgio Scala (Presidente Fondazione Saccone) illustreranno il progetto denominato “ASI Salerno Awards” con chiari riflessi innovativi per il presente e futuro di tante imprese salernitane al passo con i tempi.
L’incontro con spetti, intenti e dichiarazioni molto positive si è svolto giovedì mattina 23 marzo u.s. presso la Sala Convegni del Consorzio (viale G. Verdi, 23/C – Parco Arbostella, Salerno).
Un incontro, meglio sarebbe dire un incrocio, di interessi per il cuore pulsante dell’economia; da un lato le banche di credito cooperativo, da sempre vicine al territorio, dall’altro le imprese interessate e nel mezzo la politica costruttiva.
Per un giudizio complessivo sull’ottima iniziativa bisognerà attendere, comunque, i primi risultati.
Se è vero che c’è il vento della crisi, è altrettanto vero che gli interessati si stanno allestendo per resistere e rilanciare.