Aldo Bianchini
SANT’ARSENIO – Questa mattina 21 marzo 2023, dalle 10.30 alle 13.00, nel teatro comunale “G. Amabile” di Sant’Arsenio si terrà la IX edizione dell’incontro pubblico sul comportamento che ognuno di noi dovrebbe aver cura di tenere quando si trova alla guida di un qualsiasi mezzo di locomozione. “Sii saggio, guida sicuro” è un tour che tocca varie località della Regione Campania e quest’anno la scelta è caduta su Sant’Arsenio che, per certi versi, è la culla valdianese della cultura della prevenzione stradale.
La guida di mezzi non è vincolata soltanto alle autovetture, camion, pullman, autotreni m anche i motocicli, alle biciclette e per finire i monopattini di nuova generazione capaci, in alcune condizioni, di raggiungere velocità ben superiori a quelle degli altri automezzi.
Insomma, come dire, la guida attenta dovrebbe essere patrimonio di tutti perché il problema riguarda tutti; basta, non si devono più raccontare le immani tragedie stradali come, ad esempio, quella di Silla di Sassano del 28 settembre 2014 in cui morirono quattro giovanissimi ragazzi seduti davanti ad un bar; quella tragedi, probabilmente, non è servita a nulla.
Ma il rapporto tra l’educazione stradale e i comuni utenti delle strade valdianesi, stimate con un tasso di pericolosità molto elevato rispetto a quello della rimanente parte della rete stradale provinciale, viene da lontano e nasce subito dopo la morte del giovane Christian Campanelli (giovanissimo cronista) avvenuta nella livida alba del 1° gennaio 2005; è quello lo spartiacque tra il niente e l’inizio della storia. Naturalmente già prima di quella data il problema veniva dibattuto ma non nella forma e nella sostanza che negli anni ha saputo dare Daniele Campanelli (fratello di Christian) con la sua manifestazione nazionale aperta a tutti e dedicata al fratello; una manifestazione che per molti anni si è tenuta nello stesso teatro in cui oggi un altro momento organizzativo e celebrativo raggiunge il suo nono anno.
Ho avuto modo, in queste ore, di leggere l’accorato e condivisibilissimo post di Rocco Panetta, in merito al convegno di questa mattina, con il quale mette in risalto le carenze organizzative dell’evento: “Tutti parleranno della sicurezza stradale in questo incontro pubblico, con esclusione degli operatori della Polizia Stradale di Sala Consilina: Centro Operativo Autostradale (COA) e Sottosezione Autostradale che si limiteranno ad ascoltare. Al peggio non c’è mai fine”.
Aggiungo che, leggendo la locandina, stride anche l’assenza tra i relatori ufficiali di Daniele Campanelli che credo debba essere considerato un po’ come il “papà della diffusione della cultura della prevenzione stradale”; semplice dimenticanza (o altro !!) sia per il COA che per Campanelli ? La risposta non spetta a me; per quanto mi riguarda posso soltanto evidenziare che un simile argomento non dovrebbe conoscere confini di assurde contrapposizioni (ammesso che ci siano contrapposizioni), se davvero vogliamo ragionevolmente diffondere la cultura del “sii saggio, guida sicuro” che è anche il titolo dato all’incontro di questa mattina.
Per quanto riguarda, infine, la storia messa in rilievo da Panetta in relazione all’assenza di tecnici specializzati nel settore, posso soltanto aggiungere che questo è un vizietto tutto italiano nel non chiamare le persone giuste per il momento giusto. Anche se nel caso di Sant’Arsenio bisogna ancora capire se, al di là della locandina, siano stati già programmati altri interventi.
Mi auguro che questa mattina, la saggia conduzione di Claudia Izzo (nota giornalista salernitana) possa, anche se in parte, ricondurre nel giusto alveo un argomento che attiene, per davvero, l’interesse generale.