Aldo Bianchini
SALERNO – E’ ministro della cultura dl 22 ottobre 2022 come tecnico nel primo governo Meloni a trazione Fratelli d’Italia; il suo nome è Gennaro Sangiuliano, napoletano classe 1962; è giornalista, saggista e politico italiano; è stato direttore del quotidiano Roma di Napoli dal 1996 al 2001 e del TG2 dal 2018 al 2022 e vicedirettore del quotidiano Libero e del TG1 dal 2009 al 2018.
Un curriculum di tutto rispetto per un uomo capace, nel corso della sua direzione del TG/2 di superare tutte le avversità e di rilanciare quel telegiornale che da tempo batteva la fiacca.
Nei suoi primi 140 giorni di attività (dal 22 ottobre 2022 al 15 marzo 2023) è stato senza alcun dubbio il ministro che si è messo meglio e più di tutti; è stata avvantaggiato dal fatto che il suo ministero, a parte qualche piccolo spiffero, non è direttamente interessato dalle guerre della politica governativa; si sposta con una rapidità eccezionale da un punto all’altro della Nazione, la mattina lo si vede a Milano, il pomeriggio a Napoli e in serata a Palermo; per poi riprendere al mattino successivo dal ministero per un rapido giro tra la Liguria, la Puglia e, perché no, anche la Basilicata per ricordare a tutti il museo archeologico di Muro Lucano che, pur senza andarci fisicamente, lo descrive in maniera sublime facendo anche un piccolo accenno alla “sua regina Giovanna di Napoli” che fu giustiziata dai D’Angiò nel castello murese e coglie l’occasione per dissertare sulla situazione degli istituti museali nazionali e in particolar modo, come dicevo, su quella del Museo archeologico di Muro Lucano, promettendo la rapida assunzione di personale per rilanciare la struttura molto importante a livello regionale, e non solo.
L’iperattivo ministro incassa il ringraziamento di parlamentari e consiglieri regionali lucani di cdx e, addirittura, dopo qualche settimana riceve il sindaco di Muro Lucano Giovanni Setaro nella sede del ministero al “Collegio Romano” per ribadire e garantire il suo interessamento a salvaguardia della continuazione dell’attività del museo archeologico; un plauso convinto va al sindaco murese per essere riuscito a farsi ricevere dl ministro più attivo del governo nazionale in così breve tempo.
Impressiona, comunque, il dato statistico dell’attività di un ministro (nella fattispecie quello della cultura) che in appena 144 giorni non solo ha promesso almeno oltre mille interventi ma si è già guadagnato la possibile indicazione come candidato unico del cdx per le prossime elezioni regionali che, anche se si terranno nel 2025, già registrano vari aspiranti candidati alla successione di Vincenzo De Luca (lucano di nascita, è di Ruvo del Monte) sempre che gli verrà negato il terzo mandato.
Il mio augurio è che il ministro Sangiuliano dalle tante promesse che non manterrà escluda il Museo archeologico di Muro Lucano per la felicità non soltanto mia (che vale ben poco) ma dell’intera comunità murese e, soprattutto, del sindaco Setaro.