da Nicola Femminella
(docente – storico – scrittore)
Il 22 febbraio ho preso parte all’incontro organizzato dall’on. Michele Cammarano, Presidente, della III Commissione Speciale “Aree Interne” della Regione Campania, nella sede regionale a Napoli, insieme al Prof. Renato di Gregorio e allo studente Vincenzo Martorelli.
Il primo è Amministratore di Impresa Insieme S.r.l, tra i massimi esperti di organizzazione territoriale in Italia e Direttore dell’AS.CO.CI. l’Associazione di 22 Comuni del Cilento, sorta per promuovere una vigorosa azione a favore delle comunità cilentane presenti nel territorio che va dalla costa alle aree interne del Cilento e che è attraversato dal fiume Alento, utilizzando il modello dell’Organizzazione Territoriale e la metodologia della progettazione partecipata.
Il secondo è uno studente universitario, appartiene al Forum Giovani del Golfo di Policastro, impegnato nel tentativo di aggregare i giovani della zona, per studiare e individuare le soluzioni ai problemi che interessano direttamente le loro prospettive lavorative. Non ha potuto partecipare all’incontro il poeta Menotti Lerro, fondatore della Scuola Empatica e ideatore del Premio “Cilento Poesia”, che da quest’anno diventa evento internazionale finanziato dal Ministero della Cultura, su proposta del settore demoetnoantropoligico della Soprintendenza ABAP di Salerno e Avellino. La Scuola Empatica, a cui hanno aderito gli uomini di cultura più eminenti del nostro Paese, ha ormai spiccato il volo per traguardi di ragguardevole prestigio. Ho provato, per quanto mi è stato possibile, a illustrare i fini che essa persegue e le posizioni prestigiose raggiunte, essendone solo un componente non investito del compito. La riunione è risultata una di quelle dalle quali, chi vi ha preso parte, esce del tutto appagato, con la convinzione di aver compiuto un’azione utile per il territorio di appartenenza, e necessaria per raggiungere taluni obiettivi che gli stanno a cuore. Un incontro voluto, come le sottocommissioni di settore aperte a studiosi ed esperti di discipline varie, dal Presidente Cammarano, il quale da tempo ha stabilito per le Aree Interne procedure e strategie innovative e, per taluni versi, non sempre adottate con effetti concreti dai politici responsabili degli indirizzi programmatici per i territori delle zone interne: visite settimanali presso le aziende evolute e produttive del Cilento; individuazione di modelli imprenditoriali in grado di creare occupazione; coinvolgimento delle associazioni giovanili per renderle protagoniste del proprio destino; ricorso a studiosi, super esperti nei vari campi e settori, invitati a proporre idee e redigere progetti finiti, compatibili con le risorse e la tutela del territorio, per ottenere finanziamenti e superare asperità e ritardi burocratici; spirito collaborativo con i colleghi consiglieri regionali eletti nel Cilento, per creare un gruppo coeso e determinato nel perseguire obiettivi comuni a favore del loro elettorato. La legge sulle Aree Interne (SNAI) costituisce una occasione da non perdere, essendo sostenuta da fondi europei (FESR, FSE e FEASR) e nazionali. Mi sembra il modo migliore di procedere per i nostri politici e per tutti quelli coinvolti a vario titolo nelle comunità delle zone interne sino ad oggi svantaggiate dal punto di vista economico e dei servizi. Nessun ritardo è più compatibile con le evidenti esigenze derivanti dalla sanità, dalla scuola, dalla viabilità e dai trasporti, dalla modernità telematica, dalle possibilità lavorative che evidenziano nelle nostre zone segnali negativi sempre più insistenti, se si vogliono porre sul campo le inderogabili inversioni di rotta e sostenere le nuove sfide che inevitabilmente imporrà l’autonomia differenziata, posta sui nastri di partenza dal nuovo governo.
Il tema dell’incontro era come armonizzare i progetti sui quali sta lavorano l’AS.CO.CI. che è guidata da un Comitato Guida di Sindaci ed è presieduta da Pietro D’Angiolillo, sindaco di Ascea, e quelli messi in cantiere dalla Commissione delle Aree Interne. Come coinvolgere e rendere protagonisti attivi i giovani e tutti coloro che sono interessati alle aree dai progetti in itinere. Come creare una piattaforma solida, propositiva, che programmi il nostro futuro, ancorata anche ad un importante sostegno culturale che si sta affermando in Italia e oltre come il Movimento Empatico di Lerro.
Il prof. Di Gregorio ha illustrato il progetto, attivato già da un anno a questa parte, finalizzato a costruire le condizioni per ottenere l’accreditamento da parte del Consiglio d’Europa di un nuovo “Itinerario culturale europeo”, quello che unirà l’area archeologica del Cilento con le altre città europee che si affacciano sul Mediterraneo e che sono state costruite dal popolo dei Focesi, provenienti dall’antica Grecia, ora Turchia. Prima tappa di questo importante progetto è il Gemellaggio che sarà sottoscritto il 22 di marzo, a Focea, tra il Comune di Ascea e il comune di Focea, già autorizzato dal Governo italiano e da quello turco. Da Focea vennero i naviganti che hanno creato la nostra bella località ricca di storia radiosa (vi nacque il pensiero filosofico occidentale). Egli ha, poi, comunicato che in questo anno di lavoro AS.CO.CI. è riuscita ad ottenere anche l’approvazione a far parte del progetto, oltre che da Focea, anche dalle città di Marsiglia e Aleria (in Francia) ed Escala (in Spagna), altre città costruite dai Focesi e indispensabili per richiedere l’accreditamento europeo del nuovo itinerario.
Il sottoscritto ha illustrato i 32 siti archeologici disseminati nelle zone interne del Cilento, che dovranno far parte del Distretto Archeologico che sta a cuore del Presidente Cammarano. L’analisi dei due progetti posti sul piano di lavoro si è arricchita di ulteriori argomenti e considerazioni sulle opportunità legislative che l’UE, lo Stato, la Regione Campania hanno promulgato per contenere il divario Nord-Sud. Su queste è da erigere un progettualità concreta, di qualità elevata, da perseguire chiamando all’impegno coloro che hanno responsabilità e titolo per garantire il proprio contributo. Accanto a questi, coloro che nella scala dei doveri detengono posizioni subordinate, ma non privi di potenzialità partecipative.
Il prof. Di Gregorio ha poi spiegato l’importanza del viaggio di una delegazione dell’AS.CO.CI. che nei prossimi giorni sarà ospitata dai colleghi turchi. Il dott. Stefano Sansone, vicesindaco di Ascea, in rappresentanza sia del proprio Comune che degli altri Comuni di AS.CO.CI. , firmerà il Gemellaggio e poi parteciperà agli incontri organizzati in loco presso il Consolato italiano e a Focea con i rappresentanti del governo turco. Ciò servirà per avviare il “tavolo europeo”, assieme cioè alle altre città europee e con le istituzioni politiche, culturali, scientifiche dei quattro Paesi, per lavorare sul Dossier da predisporre e presentare al Consiglio d’Europa. Il dott. Felice Casucci, assessore al Turismo, che per impegni pregressi non potrà partecipare all’incontro, farà consegnare una sua lettera agli ospiti turchi che indica l’interesse e il sostegno all’iniziativa da parte della Regione Campania. Ciò in attesa della data nella quale la delegazione turca sarà ospite del territorio cilentano. Qui visiteranno Ascea, Paestum e le aree interne che conservano il nostro ricco patrimonio archeologico, ma continueranno il lavoro di progettazione con i colleghi Amministratori e con gli studiosi della materia e anche delle diverse Università italiane che hanno già dato il loro assenso all’iniziativa.
Il Presidente Cammarano, al termine, ha annodato i due progetti, entrambi collegati al comparto turismo, che deve fornire il massimo apporto per lo sviluppo del Cilento e contenere la fuga dei giovani. L’argomento spopolamento sta diventando una becera litania senza alcun risultato. Con la presenza dello studente Vincenzo Martorelli l’incontro ha sottolineato la chiamata alle armi dei giovani che dovranno svolgere un ruolo importante e concorrere a ritrovare le ragioni per poter rimanere nel Cilento e qui trascorrere la propria esistenza, se non vorranno consumarla altrove. In questo caso devono però poter scegliere liberamente la propria meta, senza essere costretti da incombenze avverse. La discussione ha illuminato e sottolineato l’importanza dei due progetti e la determinazione che deve animare gli attori chiamati a realizzarli, perché spesso nel passato le speranze si sono trasformate in delusioni. Per quando concerne il Distretto Archeologico, dopo aver ricevuto il via libera dall’assessore Felice Casucci, sarà sottoposto all’attenzione della Soprintendenza di Salerno e dell’Università di Archeologia di Salerno nella persona dell’archeologa Antonia Serritella, che da alcuni anni lavora con i suoi studenti sul sito lucano di Laurelli nei pressi di Caselle in Pittari. Abbiamo già ricevuto la disponibilità della illustre paleontologa Adriana Moroni dell’Università di Siena, che da tempo porta avanti interessanti studi e ricerche nelle grotte di Camerota e Castelcivita. Nel frattempo ci saranno incontri con i sindaci dei comuni cilentani, oltre a quelli già aderenti ad AS.CO.CI., sedi di siti archeologici, chiamati ai compiti di propria competenza, che forniranno significativi contributi. L’evento segna un deciso passo della strategia stabilita da Cammarano: visita sui luoghi per i quali si vogliono predisporre progetti e coinvolgimento dei soggetti che per essi sono disponibili e decisi a inaugurare una partecipazione, fatta di passione e impegno. Da questo punto di vista le due iniziative costituiscono un nuovo modo di progettare il futuro.