Visita del garante campano dei detenuti nelle articolazioni di salute mentale presso le carceri di Secondigliano e Santa Maria Capua Vetere. Ciambriello: “Evitare l’abbraccio mortale fra giustizia e salute mentale”.

 

da Nicola Arpaia (giornalista)

Nella giornata di ieri il Garante campano dei detenuti Samuele Ciambriello ha fatto visita all’articolazione psichiatrica di Secondigliano. In data odierna, accompagnato da 8 volontarie del suo staff, ha organizzato una tombolata con diversi premi seguita da un ricco pranzo presso l’articolazione di salute mentale della Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere a cui hanno partecipato 21 detenuti dei quali 3 con funzione di piantone. All’incontro erano presenti la direttrice dell’Istituto Donatella Rotundo , il direttore sanitario Pasquale Iannotta , la psichiatra Stefania Pirone , la psicologa Silvana Caiazzo , nonché il personale di polizia penitenziaria e socio -sanitario del reparto.

All’uscita dell’Istituto il Garante regionale Samuele Ciambriello ha dichiarato: “Occorre che la politica ai vari livelli ponga l’attenzione sulla tutela della salute, non solo fisica ma anche psichica, quale diritto fondamentale dell’uomo, dentro e fuori dal carcere. Gli istituti penitenziari campani, pur essendo dotati di una articolazione psichiatrica a livello provinciale, ospitano un gran numero di ristretti con disagi psichici le cui esigenze indubbiamente non possono essere soddisfatte dal regime carcerario. Oltre alle risorse umane ed economiche, è doveroso un incremento significativo degli psichiatri e del personale sanitario specializzato per fronteggiare adeguatamente i bisogni delle persone ristrette con psicopatologie. Quotidianamente si verificano nelle carceri campane momenti critici che a causa della mancanza di personale specializzato ricadono sugli altri detenuti e sugli operatori sanitari e penitenziari.”

Conclude il Garante Ciambriello con delle proposte operative: “È ancora lunga la strada da percorrere, anche da parte della magistratura, affinché il detenuto non venga più identificato come “(s)oggetto malato di mente” meramente sottoposto a cure e terapie ma venga riconosciuto come detenuto responsabile dei propri atti a cui ugualmente devono essere garantiti i medesimi diritti. Il Consiglio Regionale della Campania nella seduta del 3 luglio 2022 ha chiesto alla Giunta regionale della Campania la creazione di nuove REMS a Napoli o nella provincia. Questo senza dover assolutamente “psichiatrizzare” tutto il disagio presente nelle carceri”.

 

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