da Pietro Cusati (giurista-giornalista)
La riforma dell’ abuso d’ufficio, norme non chiare e comprensibili e la paura di incappare nel reato di abuso o in quello di omissione di atti di ufficio? Spesso volte gli amministratori pubblici e i dirigenti sono indecisi a firmare . I Sindaci hanno chiesto regole certe altrimenti rischiano che diventino i responsabili di tutto ciò che accade nei loro comuni. E’ stata definita la burocrazia difensiva degli amministratori,per una persona per bene questo è un danno forte, per sé, per la famiglia e per la sua comunità. Le “responsabilità dei Sindaci”, norme contraddittorie e poco chiare, appesantite da una giurisprudenza non univoca,occorre una netta separazione tra indirizzo politico e atti di gestione, chiarendo e delimitando il confine tra la responsabilità politica del Sindaco e la responsabilità in capo ai dirigenti dell’attività amministrativa. Ci sono più norme che interessano la responsabilità dei sindaci ,il tema è circoscrivere le responsabilità penali e civili, l’abuso d’ufficio e la legge Severino, rivedere alcune norme per evitare che i sindaci possano essere ritenuti responsabili di qualsiasi cosa che accada all’interno del comune,solo per il fatto che ha un ruolo .Non esiste il reato di ruolo. Il tema della legge Severino,il sindaco è l’unica figura istituzionale che viene sospesa per 18 mesi nel caso di condanna in primo grado, anche per un abuso d’ufficio che nella maggior parte dei casi non arriva a sentenza definitiva. Si è aperto al Ministero della Giustizia un tavolo di discussione sui reati di abuso d’ufficio e traffico di influenze. Il Ministro,On. Carlo Nordio, il viceministro Francesco Paolo Sisto, e i sottosegretari, Andrea Delmastro Delle Vedove ed Andrea Ostellari, hanno convenuto di proporre un disegno di legge governativo, che miri a superare la paura della firma degli amministratori pubblici, sconfiggendo la burocrazia difensiva, dando così forte impulso all’economia. Lo strumento normativo sarà costituito da radicali interventi in tempi brevissimi sui reati di abuso d’ufficio e di traffico di influenze, nel modo più idoneo a raccogliere le istanze ripetutamente formulate dall’Anci.Il delicato equilibrio fra funzioni di indirizzo e attività di gestione, il tema della responsabilità dei Sindaci, dei relativi confini e presupposti, risulta molto complesso, anche alla luce di una giurisprudenza non univoca. L’ANCI da tempo ha avviato una serie di iniziative politico- istituzionali finalizzate a richiamare l’attenzione del Governo e del Parlamento, ad animare il dibattito politico-istituzionale e ha presentato una serie di proposte normative sulla distinzione tra politica e amministrazione e sui poteri di ordinanza del sindaco, finalizzate a delimitare i presupposti della responsabilità del Sindaco. È un tema che riguarda tutte le Istituzioni perché il Sindaco è figura sempre più centrale ed essenziale nel funzionamento del sistema democratico. Il sindaco, eletto direttamente, è, nei fatti, l’architrave della comunità che rappresenta, accogliendone su di sé i bisogni e le domande, nonché le sfide per la sua crescita e il suo progresso. I compiti dei Sindaci negli ultimi anni sono cresciuti in modo esponenziale in un contesto di riduzione di risorse umane e finanziarie e in un quadro di regole spesso confuso e contraddittorio. I Sindaci sono i responsabili di tutto ciò che avviene nel territorio del proprio Comune, al di là delle proprie effettive competenze, con un eccesso di esposizione e di responsabilità anche in sede giudiziale.