da Michele D’Alessio (giornalista)
TEGGIANO – Giovedi 15 dicembre, con inizio alle ore 16,00, nel Complesso monumentale della Santissima Pietà (Sala Antonio Innamorato) di Teggiano, con una folta partecipazione di giornalisti, non solo del Vallo di Diano e Cilento, hanno aderito al corso di deontologia organizzato dall’Ordine dei Giornalisti della Campania, in cooperazione con l’Associazione Giornalisti del Vallo di Diano. La materia del corso è stata il “Diritto di cronaca: doveri e responsabilità” a cui sono intervenuti il presidente dell’Ordine Ottavio Lucarelli, il giornalista Eduardo Scotti, il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Lagonegro-Sala Consilina Sebastiano Tanzola, l’avvocato Antonio De Paola, il Direttore Generale della Banca Monte Pruno Michele Albanese, il sindaco di Teggiano Michele Di Candia e il presidente dell’Associazione Giornalisti Vallo di Diano Rocco Colombo come moderatore e coordinatore dell’evento. Durante le quattro ore di corso e dagli interventi dei relatori avvocati (Tanzola e De Paola) tanti spunti sul tema del diritto di cronaca e di critica in connessione con i doveri dei giornalisti, (in particolare la cronaca giudiziaria).E’ opportuno che i giornalisti riflettano sulle sentenze dei giudici e sulle loro scelte. L’obiettività assoluta non esiste, ma è un traguardo cui tendere. I cronisti sono stati definiti da Umberto Eco storici del presente o dell’istante: conoscere gli strumenti giuridici può essere d’ausilio in un lavoro delicatissimo al servizio dei padroni dei giornali, i lettori. Un’obiettività bassa è a portata di mano: è quella che presuppone da parte dei giornalisti ascoltare sui fatti almeno due campane diverse, contattare eventuali testimoni, portare alla luce documenti più o meno nascosti o segreti, pubblicare tutte le versioni esistenti sui fatti medesimi. Rispettando sempre la dignità dei protagonisti delle vicende e ricercando “…la necessaria correlazione tra quanto narrato e quanto accaduto nella realtà, risultando inammissibile il valore sostituivo della verosimiglianza”, come ha dichiarato e sintetizzato il Direttore Generale della Banca Monte Pruno Michele Albanese. Dietro le notizie, quindi, c’è un professionista impegnato nella raccolta e nella elaborazione delle stesse secondo regole deontologiche precise. La deontologia, quindi, è il cuore dell’agire del professionista, che opera nei mass media. Molto forte è pieno di tanta verità l’intervento del noto giornalista Eduardo Scotti, ex firma del quotidiano “ e “la Repubblica”, che ha voluto sottolineato che spesso la deontologia giornalistica viene meno, per questione economiche e di vendita di giornali e poi ha aggiunto che il nostro paese occupa attualmente la 58esima posizione, in una classifica annuale che valuta lo stato del giornalismo e il suo grado di libertà in 180 paesi del mondo, perdendo 17 posti rispetto al 2021 e al 2020 (quando invece era stabile alla 41esima posizione). L’Italia è stata superata anche da Gambia e Suriname. A conclusione del corso l’intervento del presidente dell’Ordine campano, Ottavio Lucarelli, dopo aver messo in chiarezza che “…i giovani giornalisti hanno voglia di raccontare, soprattutto con le nuove forme di giornalismo e canali d’informazione”, ha comunicato che a febbraio del 2023 saranno rifatte le elezioni anticipate per il Consiglio dell’Ordine della Campania, annullate con un ricorso pochi mesi fa, e questa volta può votare anche chi non ha presentato la Pec, in forma online.