Aldo Bianchini
SALERNO – Dopo la caduta del “rapporto fiduciario” che legò a più riprese l’avv. Salvatore Memoli all’allora sindaco di Salerno Vincenzo De Luca (che lo sceglieva per “intuito personae” alla guida di enti-societari comunali come Centrale del gas – Consorzio farmaceutico intercomunale – Salerno Sociale, che Memoli puntualmente ricostruì e rilanciò) e dopo il capitombolo disastroso del presunto super manager Alberto Di Lorenzo e il breve lampo molto negativo di Bruno Di Nesta, sembrava che la città di Salerno non potesse più esprimere a livello pubblico un manager all’altezza dei tempi moderni e con le credenziali di un atteso successo.
Ma all’improvviso eccolo qui (uscito alla scoperto nuovamente per “intuito personae”, anche se questa volta non è De Luca ma semplicemente il sindaco Enzo Napoli che con grande tempismo, seppure tra lo scetticismo che accompagna da sempre queste nomine): il suo nome è Matteo Picardi, attuale d.g. di Sistemi Salerno – Holding Reti e Servizi, che arriva alla direzione generale del Comune di Salerno con il compito specifico di “organizzazione degli Uffici e dei Servizi”.
Un incarico che per definizione letterale potrebbe anche voler dire niente ma che, in effetti, dà ampio e pieno mandato all’incaricato di occupare la scena dall’alto della sua professionalità connessa ad una riconosciuta autorevolezza; qualità molto lontane dagli intrighi di palazzo, dalle consorterie interne e con una buona dose di autonomia dalle fonti politiche (anche quella deluchiana ?) che hanno determinato la genesi dello stesso incarico.
Non ho incontrato più di due volte Matteo Picardi ma la sua storia manageriale mi conforta e mi induce a credere che Salerno può e deve esprimere le sue migliori potenzialità per porle ai vertici della gestione amministrativa di una città che può e deve sperare nel suo definitivo rilancio.
Del resto Matteo Picardi, preparato – preciso – professionale – signorile – silenzioso ed educato, mi appare come l’uomo veramente giusto per il posto giusto; non a caso e non per caso la politica salernitana si è sempre fidata di Lui attribuendogli in più occasioni il difficile compito di “mandatario elettorale” per buona parte del centro-sinistra nelle ultime decine di competizioni elettorali.
Per quanto mi riguarda al dr. Picardi va riconosciuta una dote non comune, quella di “esserci senza esserci” per la sua capacità di affrontare e risolvere i problemi senza utilizzare troppo vistosamente il potere dei suoi mandati, e rendendo comprensibile ogni sua decisione.
Non è poco per un manager che dovrà, da subito, badare al risanamento, allo sviluppo ed alla crescita di un’azienda come quella di Sistemi Salerno – Holding Reti e Servizi e forse altre società miste, e addirittura della stessa complessa macchina comunale che sembra lasciata un po’ allo sbando dopo l’inevitabile rallentamento dell’azione dell’uomo ovunque Felice Marotta per raggiunti limiti di età.