Giovanni Palmieri: Multi sunt vocati, pauci vero electi.

 

da Giuseppe Amorelli (avvocato – scrittore)

 

L’avv. Giovanni Palmieri è stato e rimarrà un “Eletto” un indiscusso “Principe” del prestigioso Foro Salernitano. Ha dato , con il Suo esempio,  lustro alla Toga e a tutta la Classe Forense Salernitana.

Il Suo garbo e la Sua signorilità, la Sua Eleganza, adornavano il Suo incarnare i principi e i valori di lealtà, onesta, probità, professionalità che ogni avvocato dovrebbe possedere.  Il rispetto per l’ avversario nella disputa giudiziaria poi era un principio sacrosanto, che ha sempre fedelmente osservato, senza andare mai oltre le righe. Ne ebbi la prova quando, io giovane avvocato, ebbi l’onore e l’immenso piacere  di essere affiancato in una difesa dinanzi al Tribunale di Vallo della Lucania  Essere Avvocato per Giovanni Palmieri significava prestare ascolto, confortare, e alleviare le preoccupazioni di colui il quale bussava al suo studio , prestando orecchio, con pazienza alle sue miserie. E’ stato il confidente instancabile di tutti coloro che raccontavano le loro inquietudini. Anche quando soggiornava in Palinuro, per riposare,  non rifiutava mai un Suo prezioso consiglio a colui che glieLo avesse chiesto.

Ecco perché  quando un avvocato termina la Sua “missione” terrena  non dovrebbero piangerlo solo i suoi cari. Ma anche colui povero ed oscuro che ha  visto accanto a sè  il suo avvocato assisterlo fraternamente senza cupidigia di denaro e sete di gloria, ma spesso per carità umana; ma anche colui  che ha avuto dall’ avvocato, tutto il conforto per alleviare le sue preoccupazioni ;ma anche colui che ha avuto dall’avvocato quella forma di solidarietà umana  che consiste nel tener compagnia  a chi si trova a tu per tu con il dolore; ma anche a colui al quale l’avocato ha dedicato notti insonni sottraendoli alla possibilità di vivere con i propri cari; ma anche a chi l’avvocato nell’ascoltarlo gli ha dato la possibilità di trovare nel mondo un confidente  instancabile delle sue inquietudini.

Il Suo passaggio terreno, non è stato inutile, a chi ha avuto la fortuna di conoscerLo  lo ha reso migliore.

E allora i preziosi tesori che hanno illuminato la Sua vita e la Sua attività professionale contribuiranno ancora a qualificare una avvocatura, che vuole continuare a rappresentare nel modo più efficace e responsabile quella garanzia della tutela dei diritti che è il grande    compito che le è affidato, non solo e non tanto dalle leggi, quanto dalla stessa storia e dalla cultura del nostro Paese.

E allora dico al caro Luigi di essere fiero del Suo Papà Giovanni , per quello che è stato, per quanto ha fatto a beneficio, non solo della avvocatura e del mondo giudiziario, e per i valori più autentici e profondi che ci lascia, quale Sua grande e preziosa eredità.

 

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