SANZA – Dopo la debacle dei giorni scorsi, il piccolo comune ai piedi del Cervati, subìto il colpo, cerca di ritornare alla normalità. Si è insediato nella prima mattinata di ieri, il Commissario Prefettizio, nella persona del vice Prefetto vicario Salvatore Tedesco, con il compito di traghettare il comune fino alle prossime elezioni del 6 e 7 maggio prossimi, una situazione venutasi a creare dopo le dimissioni di 9 consiglieri, che di fatto hanno sciolto il consiglio, facendo cadere l’amministrazione Peluso. Le elezioni si faranno dunque, lo spauracchio di un posticipo, viene smentito dalle parole dello stesso neo Commissario, che dopo le formalità di rito, ha messo subito in risalto la sua grande esperienza,accumulata in anni di lavoro. Il suo ruolo, è quello di traghettare il comune, alle prossime elezioni del 6 e 7 maggio, un appuntamento elettorale che si preannuncia abbastanza difficile da gestire, dettato dai capovolgimenti di fronte che negli ultimi tempi hanno segnato la storia. Al di là della situazione insolita che si è venuta a creare, ciò che i cittadini si augurano, è un dibattito serio, che dovrà far emergere le motivazioni di fondo che hanno spinto ben 5 consiglieri di maggioranza a gettare l’ancora. Intanto, il neo commissario, prontamente nominato dal Prefetto, nel prendere possesso del palazzo municipale, ha voluto conoscere i dipendenti e visionare i vari uffici, visto l’esperienza accumulata negli anni si è messo subito a lavoro per far andare avanti la macchina comunale. Naturalmente c’è chi in questo periodo parla di tradimento, chi opta per una scelta ponderata fatta al momento giusto, altri ancora avrebbero voluto che chi dalla maggioranza è passato all’opposizione lo doveva fare ancora prima proprio per il bene di questo comune, chi condanna a spada tratta il gesto. Ma questo è passato ormai. Le attese per il futuro sono tutte suffragate da entusiasmo e dallo spirito propositivo, se accompagnato almeno ad un pizzico di professionalità, servirà a mettere ordine per rilanciare questo comune, come da più tempo e più parti si ascolta di voler fare. Il commissario è solo una figura di passaggio, ma ciò che più conta è ritrovare lo stesso spirito che ha fatto superare rancori e personalismi in passato, per proporre un nuovo credibile da diventare una realtà, questo è possibile con l’apporto del buon senso, lasciando da parte rancori e personalismi, agendo verso un comune denominatore “ IL BENE DI TUTTI” Lo scopo è nobile, risollevare l’economia debole ed incerta, ridare la speranza alle nuove generazioni. I fatti che negli ultimi giorni hanno riempito le prime pagine dei giornali, hanno creato ancora più disappunto tra l’opinione pubblica, nei confronti di una politica che sta di fatto dimenticando il ruolo che la sostiene. Tante infatti, anzi tantissime le persone che sembrano disinteressate o addirittura annoiate dalle parole che i programmi pre elettorali smuovono, da più parti si levano voci di dissenso e di antipolitica che invitano a non votare in segno di rivolta. Un forte impatto che preannuncia un cambio di ruolo delle persone nei confronti della politica e del politico di turno, non più accese campagne elettorali, ma ponderate decisioni basate su programmatiche ed efficienti soluzioni. Una politica che ci impegna tutti, l’obiettivo comune è quello di perseguire la dignità. Qualunque sia il colore, chiunque sieda la poltrona, non bisogna dimenticare il ruolo di rappresentanza, d’impegno preso e stipulato con le persone.
direttore: Aldo Bianchini