Perché ha vinto La Russa: Diciamolo!

da Antonio Cortese (docente)

Sen. Avv. Ignazio La Russa (presidente del Senato)

Quando Ignazio negli anni novanta uscì dall’anonimato, fu anche grazie alla sua famosa esclamazione al termine di ogni intervista nel rullino finale degli interventi dopo ogni provvedimento riportato dai tiggì in stile Rainews. “Diciamolo!” divenne un tormentone su Blob di Enrico Ghezzi nelle pubblicità tra una sottiletta che filava e un omino bianco che sbiancava. Ma tolta la valenza satirica della parola, “diciamolo” é una sintesi della filosofia pura della destra italiana, quella del rotocalco politico “Il Monitore” che già in quegli anni faceva fatica a smarcarsi nell’informazione anestetizzata dai costumi a pois dei vip della settimana. Ovvero una presa di posizione che stia a esaminare la coscienza dell’operato dell’intera classe politica, a seconda del periodo in questione. Si sono stupiti i piddini antiprogressisti che ripetono a pappagallo l’emergenza della crisi energetica quando invece nella storia dell’umanità non ci sono masi state così tante possibilità di approvvigionamento: la vera crisi é la loro che per parlare solamente di progresso si dimenticano di agire, colpevoli di aver creato una classe sindacale che lavora sul divano, rammollendo i giovani della nazione nella rassegnazione inconsapevole, a non pensare come essi stessi si sono abituati; poiché nel frattempo delle calende inutili che scorrono inesorabili, il terzo mondo non esiste quasi più: ogni nazione si alimenta con vecchie e nuove energie e anche nel Burundi parlano di rinnovabili, sostenibilità, alternative e corrente alternata a caricare i telefonini degli abitanti del Biafra (o almeno chi vi lavora o ne sfrutta le risorse in un modo o un altro). Quindi diciamolo che la lotta alla povertà é banale propaganda perché se la maggioranza oggi é a destra vuol dire che gli italiani non é che se la passino poi tanto maluccio. Se milioni di elettori  hanno attribuito le proprie preferenze in questo modo é perché saranno stati esausti di sentir parlare di una crisi che non c’è o al limite é alimentata nelle proprie paure proprio da chi è incapace di affrontarla.

 

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