da Vincenzo Mele (giornalista)
La seconda serata della XIII Edizione del “Salerno in CORTOcircuito” ha visto il pubblico all’interno del Teatro Nuovo molto partecipe ed entusiasta.
Tra i cortometraggi in gara spiccano «El Matador» e «Shinka»; «El Matador» è stato realizzato dagli studenti del Liceo “Alfano I”: realizzato in lingua spagnola è un connubio tra cinema, teatro e danza, con una metafora relativa ai significati della vita e della morte.
«Shinka» di Alessandro Covone presenta uno scenario distopico che denuncia la passività e l’immobilismo di fronte ai cambiamenti climatici, evocando il concetto di evoluzione attraverso immagini in bianco e nero e l’idea di una catastrofe già annunciata.
Tra i documentari spicca «Oumar, storia di un ragazzo migrante», lavoro realizzato dagli studenti del Liceo “Sabatini-Menna”, che racconta la storia del giovane Oumar che dalla Guinea giunge in Italia per poter studiare, passando per i terribili lager della Libia, cercando di sognare una vita differente ed un avvenire migliore.
Per i lavori fuori concorso c’è il lungometraggio «Doppio Binario» di Concita De Luca e Giuseppe Pantuliano, prodotto da TeleDiocesi Salerno, la storia è un racconto verosimile dell’attualità, in grado di puntare i riflettori su un modello di banca capace di tener conto della dimensione umana, delle vite parallele che corrono verso la stessa destinazione e che danno spazio a valori come l’amicizia, l’etica professionale e la responsabilità sociale.
In chiusura i saluti di Antonio Bonifacio, Direttore dell’Ufficio Migrantes e direttore artistico della “Festa dei popoli”.
Nella serata di Domenica la terza ed ultima serie di proiezioni dei lavori in gara e fuori concorso e le premiazioni.