Aldo Bianchini
VALLO di DIANO – “Quando il grasso arriva al cuore …” diceva spesso mia nonna paterna per significare che la politica, già negli anni ’50, non conosceva limiti di sorta nella famelica acquisizione di posizioni di potere. Però, diceva anche che quando il grasso arriva al cuore è la fine (ma di questo scriverò più dettagliatamente in un prossimo articolo).
E veniamo all’argomento del momento, cioè al presunto scandalo in seno alla Comunità Montana Vallo di Diano il cui presidente avv. Francesco Cavallone avrebbe firmato ( con il direttore Beniamino Curcio e il segretario Lucio Pisano) nell’ambito del Piano di Forestazione 2021 – 2° Stralcio – una deliberazione di giunta del 21.01.22 per l’ Approvazione Progetto di fattibilità tecnica – economica. (Verde pubblico e fasce di pertinenza stradale, sentieristica e valorizzazione ambientale) – VAD 11. CUP D47H21002990006; l’incarico alla cugina del presidente è stato conferito da altri.
Per doverosa etica comportamentale (io sono garantista e per niente assetato di potere come i famelici politici) preciso che per me l’inchiesta in corso sulla C.M. deve essere presa con le pinze, perché molto facilmente si sgonfierà e i soggetti sopra indicati saranno riconosciuti innocenti, semmai perché “il fatto non sussiste”; ma nel frattempo sono già stati massacrati dall’opinione pubblica anche se nessuno ne parla più, nell’attesa di altre veline che, ovviamente, non tarderanno ad arrivare. Al momento però, l’inchiesta giudiziaria esiste e i presunti colpevoli, così come tutti noi, devono tenerne conto.
Un argomento questo che avevo già trattato il 10 aprile 2022 con l’articolo dal titolo: “VALLO di DIANO (8): il sistema del “tengo famiglia” tra istituzioni, politica, magistratura e vera famiglia” nel cui contesto scrissi: “C’è poi il Tengo famiglia; un’espressione icastica che ricorre in numerosi contesti comunicativi, ed è utilizzata, anche come “frase ad effetto“, per giustificare uno scorretto esercizio dell’ etica comportamentale moralmente disdicevole, se non ignobile.
All’epoca nessuno seguì la mia inchiesta e qualche politico addirittura mi beffeggiò. Ma essendo garantista ora sono addirittura dispiaciuto per la caduta dei semidei politici del Vallo; perché comunque vada, ed io auguro a tutti che vada bene, la macchia degli avvisi di garanzia, delle perquisizioni, dei sequestri degli atti ed anche dei telefonini personali non la cancella nessuno; e il tengo famiglia varrà ben poco.
Per mesi, dall’aprile scorso, nessuno ha parlato o scritto; lo hanno fatto tutti adesso per non disubbidire agli inquirenti che, in caso contrario, non manderebbero più veline e notizie, tenendo a secco giornali e tv.
Ma la delibera inerente la cugina del Presidente della C.M. è l’unica osservata dagli inquirenti ?; sicuramente no, ed anche su questo la stampa tace. Ci sono almeno altre due delibere approvate dalla Comunità Montana per incarichi retribuiti; quella più assurda ed incomprensibile riguarderebbe un personaggio, fratello di un politico impegnato nella Comunità Montana, che sarebbe socio del titolare di un’azienda che ottiene incarichi dalla stessa C.M.; è un do ut des ?. Aspettiamoci, quindi, altri provvedimenti giudiziari.
Nell’attesa a Monte San Giacomo, però, si festeggia con cena al chiaro di luna il primo anniversario della vittoria di Angela D’Alto con noti e importanti personaggi politici … in barba al Ponte Tanagro ed all’inchiesta giudiziaria ?
Continua.