Aldo Bianchini
SALERNO – Nel corso della giornata interamente dedicata a San Matteo un vecchio amico mi ha chiesto “Ma cosa vuole Iervolino da Salerno ?”; non ho saputo rispondere.
Spero soltanto di non dover assistere alla replica di una recita già vista, come quella portata avanti qualche anno fa dall’allora presidente della Salernitana Calcio Claudio Lotito quando alla testa della processione del Santo Patrono aveva osto sfidare addirittura la popolarità del “premier homme” per eccellenza.
Nella giornata di San Matteo 2022 il nuovo presidente della Salernitana Calcio “Danilo Iervolino” è stato il vero personaggio da superstar osannato d tutti, soprattutto dai capi della tifoseria, tutti o quasi impegnati come portatori delle statue dei Santi in processione per le vie della città.
Sappiamo tutti come è finita per Claudio Lotito, speriamo di non dover assistere ad un nuovo e più forte rovescio; perché tutti sappiamo che i rovesci nel calcio in generale sono sempre dietro l’angolo, soprattutto con la bollente tifoseria salernitana. Questo, ovviamente, lo dico per il bene della stessa Salernitana Calcio che mi auguro abbia trovato in Iervolino la casa definitiva.
La cosa incredibile è che le storie si ripetono e chi viene dopo appare sicuro di se, come se le esperienze precedenti non avessero insegnato e tramandato assolutamente niente.
E mi chiedo: “Ma Iervolino, potente esponente dell’imprenditoria finanziaria, uno staff efficiente ce l’ha ?”; dalle cronache che leggo sembra di si.
E allora delle due l’una; o lo staff è totalmente al servizio del capo senza alcuna possibilità di dialogo e/o di contraddittorio o non è in grado di spiegare una storia che è sotto gli occhi di tutti.
E resto con il dubbio di prima; non saper rispondere a quel mio vecchio amico che mi chiedeva “Ma Iervolino cosa vuole da Salerno ?”.