da Antonio Cortese (docete)
Primo caso nella storia moderna, l’inflazione volutamente, secondo alcuni, forzata di questi ultimi mesi, ha le sue ragioni a livello globale ed in particolar modo in alcune nazioni più pesantemente.
Durante e dopo l’emergenza sanitaria il consumo al dettaglio si é moltiplicato rallentando di molto la ristorazione in generale, dai take away ai ristoranti più blasonati. Coprifuochi, lockdown vari stavano abituando i consumatori a propendere al risparmio sul cibo, disaffezionando intere fette di clientele che dal dopoguerra erano abituati a spendere fuori. Fattore parallelo, lo sviluppo dell’ecommerce con i corrieri che recapitano merce scontata compresi i costi di spedizione. E così il raddoppio medio dei costi dal pane a tanti altri beni di largo consumo pongono il consumatore a fare una decisione sulla bilancia: tanto vale che vado in pizzeria! Tale inflazione nella dinamica economica in corso farebbe propendere pian pianino l’asticella positiva sull’occupazione, specie per tutti quei mestieri “bisticciati” dai camerieri di sala ai cuochi in cucina o fronte bar. Con questo tentativo di pareggio di spesa del portafogli settimanale e dell abitudini nel settore food, appunto, una meno che minima spesa di venti euro pro capite giornaliera può normalmente dividersi nella scelta fra una spesa al supermercato o una ristorazione fuori le mura domestiche senza più la forbice che si era creata. Tale processo ovviamente a favorire il settore privato o dell’economia indipendente, che vedranno in poco tempo ritornare i clienti a spendere malgrado l’implicito adeguamento degli stipendi degli statali che coi rintanamenti andava razionalizzandosi. Perciò l’unico must per una politica che al posto di lagnare sugli elettori proponga soluzioni, sarebbe quello di garantire salario minimo e alzare il reddito di cittadinanza, perché il ritorno fiscale dei su detti privati che nel frattempo si è specializzato da parte dello Stato, lo può ripagare. Anche per consentire a chiunque di fare un regalino dignitoso il prossimo avvento.