da Maria Romana Del mese
SALERNO – Sarà attivato e reso operativo da domani, il nuovo reparto ‘Stroke Unit’ (unità ospedaliera per pazienti con ictus celebrale acuto, che garantisce assistenza efficace ed efficiente), presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, da oltre dieci anni, unico Hub di secondo livello per la nostra provincia e punto di riferimento della Regione Campania. Per migliorare ulteriormente le sue prestazioni, il reparto in questione, è completamente rinnovato tecnologicamente e strutturalmente, grazie al supporto di sistemi di monitoraggio di ultima generazione per otto posti letto di degenza sub Intensiva, con percorsi di cura riorganizzati, un nuovo day hospital terapeutico, in un ambiente confortevole e luminoso, e un reparto di Neurologia potenziato di ulteriori posti letto, dove saranno arginati e contenuti eventuali contagi da covid. La Stroke Unit del nosocomio Salernitano, specializzata e dedicata alla gestione dell’ictus in fase acuta, coordinata dalla dottoressa Rosa Napolitano, afferente al Dipartimento Assistenziale di Scienze Mediche, diretto dal Professore Paolo Barone, si avvale della competenza pluriennale e multidisciplinare di infermieri e medici, di un personale garantito, che ha anche ottenuto nel tempo, riconoscimenti dall’Agenzia Internazionale Indipendente di Valutazione ‘Angels’. In mattinata il nuovo reparto sarà immediatamente reso operativo, contestualmente al trasferimento dei primi pazienti, ai quali sarà assicurato uno standard elevato, al passo con i progressi delle conoscenze scientifiche e dell’innovazione. Grande soddisfazione da parte della Direzione Strategica del Ruggi, che come dichiara il professore Barone, ha dimostrato la capacità e la sensibilità di adeguare l’offerta assistenziale ai bisogni dei cittadini affetti da patologie neurologiche acute e croniche. ‘Abbiamo fortemente voluto questo lavoro di ammodernamento strutturale e tecnologico, l’ampliamento dei locali di day hospital della Clinica Neurologica, che dispone di 5 poltrone monitorate per l’infusione di farmaci specifici per patologie croniche, e il potenziamento del personale sanitario. Grazie ad una solida rete assistenziale, a percorsi sicuri, idonei e personalizzati, aggiunge D’Amato, all’ausilio e all’impiego di attrezzature all’avanguardia, il rinnovato assetto strutturale, sarà in grado di migliorare la qualità e l’aspettativa di vita dei pazienti ‘.