Aldo Bianchini
VALLO di DIANO – Il prof. Rocco Cimino, docente – scrittore in vernacolo e poeta, notissimo nell’intero Vallo di Diano e molto oltre, ci ha deliziati con un poesia che, pur non essendo prettamente pasquale, ferma la nostra coscienza proprio nella settimana santa a riflettere sui mali che il mondo attraversa in questo brutto periodo storico.
E lo fa con uno stile poetico in linea con il suo modo di essere uomo di cultura che segue con molta attenzione l’evolversi della storia planetaria e con uno sguardo particolare verso le giovani generazioni che la scuola, fin che può, aiuta e supporta nel loro difficilissimo cammino.
E’ una poesia cha riflettere non solo chi ha precise responsabilità istituzionali ma anche chi da semplice cittadino non dà tutto quello che potrebbe dare in favore del benessere comune. Per questo si inserisce benissimo nello spirito di questi giorni che ci avvicinano alla Pasqua.
Alla Croce
Non trema la mano del barbone ai piedi della Croce. Ferma e decisa è la preghiera della madre nascosta
in un angolo della chiesa.
Non osa farsi avanti,
il suo volto porta
i segni del pianto,
il suo passo è esitante,
il suo cuore tribolante
ma implora Te, o Signore,
che lenisci le sofferenze
degli innocenti, di giovani assassini e delinquenti,
di ragazzi privi di ideali,
abbandonati e sfruttati.
O Croce Santa,
sei Tu la sola speranza,
sei Tu l’unico conforto,
allevia i loro affanni.
O amato mio Gesù,
dona l’ebbrezza di una carezza alle anime
dilaniate dal rimorso
e pace, amore al mondo
provato dal dolore.