Combattente De Luca, adelante !!

 

da Salvatore Memoli (avvocato – giornalista – scrittore)

 

Il verdetto della Consulta non é una sconfitta politica. Chi lo crede sta fuori strada! La Consulta ha dato, a modo suo, una lettura della normativa italiana, riferita alle Regioni ordinarie. > Lettura molto gradita alle forze politiche di maggioranza, nonostante qualche distinguo, particolarmente caldeggiata dalla sinistra italiana, lancia in resta il Partito Democratico. Su questa vicenda politica e legislativa, non si é mai vista tanta ostinazione politica e giornalistica, fino a rasentare l’ostracismo per quei governatori interessati, verso i quali la generale sensibilità é testimone di un sentimento di revanscismo, proteso a recuperare le praterie occupate dai regnanti. > De Luca non cade a seguito di una competizione elettorale ma per una congiura politica che ha dettato una norma limitativa dei diritti del Popolo sovrano. Limitare a due mandati la possibilità di guidare una Regione, non è necessariamente una decisione virtuosa se gli elettori sono ancora disposti a sostenere un candidato di cui hanno fiducia e che vorrebbero continuasse a guidare le sorti di un grande ente come la Regione. Ma la volontà degli elettori, cioè il loro diritto di scegliere da chi farsi governare, si scontra con la limitazione di una normativa che, a compimento di un iter legislativo ordinario, riesce a rappresentare più le volontà dei partiti che dei cittadini. > In effetti, questa limitazione, derivante da una legge, coglie maggiormente gli orientamenti di riequilibrio all’interno dei partiti politici; gli stessi partiti politici che risentono di una grande debolezza organizzativa, incapacità di dettare regole precise per gli iscritti, carenza di militanti rispettosi delle linee politiche,statutarie e regolamentari, quelle che avrebbero potuto disciplinare la materia dei mandati. > La grande crisi attuale é crisi dei partiti, delle militanze e delle selezioni delle classi politiche. Manca ciò che in passato dava importanza ai valori disciplinari che venivano sanzionati all’interno, senza bisogno di un potere regolatore che investe livelli istituzionali e non dei partiti. > I partiti sono in preda al trust dei pochi che ne conquistano la leadership e mettono pesi sugli altri che debbono accettare o essere emarginati. > Vincenzo De Luca non é un uomo dal carattere accomodante, le antipatie le raccoglie e le suscita come un fatto normale. Ma é senza dubbio un combattente che ha carattere, che ha militanza ed ha raggiunto obiettivi con grandi contenuti politici. In aggiunta ha svariati risultati positivi dalla sua parte, nel corso di una lunga stagione politica > Non sono tra coloro che beneficiano di sue attenzioni, ma lo conosco bene! Potrei parlarne male, molto male! Se lo facessi darei rivincita a qualche dispiacere o risentimento. Non sarei creduto e sarebbe squalificante per me, perché ho percorso lunghi tratti di strada con lui. Abbiamo costruito risposte amministrative e politiche, anche apprezzate dalla gente. Poi, come per un contrappasso, ho subito l’ostracismo dei suoi fedelissimi che avevano il pregio di una militanza compagnesca che, poi, non hanno sempre onorato. Costoro hanno avuto la meglio, lavorando su De Luca, che ha mancato al suo dovere di difendere chi gli era stato amico e leale alleato. Come é stato per me, é stato per altre persone. > Soprattutto per molti stretti collaboratori ed amici, il ventre rivoltoso di un manipolo di compagni di merende ha vinto su molti di noi. > Avrei argomenti per una rivalsa ma sarei un vigliacco se lo facessi ed io non sono vigliacco! > Oggi a maggior ragione leggo i fatti politici, osservo le sue scelte, mi rendo conto del quadro politico, partitico, finanziario-economico, in cui si trova la Regione Campania. In questa fase, sinceramente, mi pare di vedere solo un assalto alla diligenza da predatori che capiscono che é il loro momento per vincere. > Vinceranno? Per me vinceranno se vengono scalfite la grande forza elettorale e la qualità di combattente di De Luca. Invece se resiste, se é capace di costruire alleanze significative, se saprà coordinarle ed equilibrare ruoli, incidenze e divisione del potere regionale, conservando un ruolo primario e di centralità, ci sarà spazio per tutti per raccogliere i frutti di un lavoro già fatto, di grande programmazione in tutta la Campania. > Il resto verrà da solo e promette grandi cambiamenti. Per questo gli dico sinceramente: Combattente De Luca, adelante! >

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