NICOLA GIACUMBI: finalmente l’aiuola con targa tenacemente voluta da Correra

 

Aldo Bianchini

SALERNO – E’ fatta, finalmente dopo 45 anni e qualche settimana dalla sua tragica uccisione il capo della Procura della Repubblica di Salerno, dr. Nicola Giacumbi, avrà a perenne ricordo della sua vita da magistrato integerrimo un’aiuola con targa ricavata nei giardini di fronte all’entrata di Corso Garibaldi del vecchio tribunale. E l’aiuola si trova proprio di fronte al piccolo tunnel di ingresso del palazzo dove viveva il magistrato e dove fu barbaramente ucciso, senza una ragione, la sera del 16 marzo 1980.

Va precisato che la società civile salernitana, nel corso di questi anni, ha tributato (da Sala Consilina a Salerno) vari attestati nei confronti di Giacumbi al quale è stato intitolato anche una piccola stradina; per non dimenticare la sala Giacumbi al primo piano dello stesso ex tribunale.

Qui, invece, oggi parliamo di una situazione completamente diversa e con un’amministrazione comunale che va ad inserire un’aiuola, simbolo di libertà, esattamente al centro stradale tra l’ex tribunale (in cui operava Giacumbi) e l’abitazione che lo stesso occupava con la famiglia.

La cerimonia pubblica di inaugurazione dell’aiuola con targa ben visibile dalla strada, nel cuore della città, si terra lunedì 14 aprile 2025 a partire dalle ore 9.00 (Corso Garibaldi n. 195) alla presenza delle autorità politiche e giudiziarie della città e della provincia.

In questo ulteriore atto di riconoscenza che l’Amministrazione Comunale di Salerno, guidata dal sindaco arch. Enzo Napoli che sarà presente all’evento anche nella veste di Presidente della Provincia in rappresentanza di tutto il territorio provinciale, c’è stato l’impegno incessante dell’ex magistrato (ora avvocato di successo) dr. avv. Carlo Correra che da sempre ha nutrito, per l’ex sfortunato collega, un forma di rispetto profondo per l’uomo e per il magistrato Giacumbi.

Nel precedente articolo scritto in occasione del 45° anni anniversario dell’uccisione di Giacumbi avevo ipotizzato per l’inaugurazione dell’aiuola la presenza di qualcuno dei superstiti di quel furioso gruppo di fuoco che la sera del 16 marzo 1980 distrusse l vita di un uomo ma anche di un’intera famiglia. I componenti di quella maledetta colonna “Fabrizio Pelli” erano quasi tutti figli e figlie della “Salerno bene” dell’epoca; una Salerno che ha cercato nel corso degli anni ha sempre cercato di intubare il massacro di un magistrato nel tunnel dell’oblio.

Non so se sarà mai possibile, ma sarebbe molto bene e costruttivo che gli autori di quel massacro si decidessero, una volta per tutte, a raccontare pubblicamente le loro storie per lasciare alle future generazioni la compiuta certezza di fatti che non sarebbero mai dovuti accadere e che, purtroppo, sono accaduti.

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