Nessuna struttura per la “Mensa di Tommaso” di Pagani, “ultimi” dimenticati: la denuncia della consigliera comunale Anna Rosa Sessa

da Uff. Stampa

Da mesi le porte della mensa di Tommaso, realtà solidale da anni punto di riferimento per chi vive in condizioni di disagio, sono sbarrate. Nessun intervento, nessun segnale concreto da parte del Comune di Pagani, mentre don Flaviano Calenda e i volontari che hanno animato con passione questo spazio continuano a sentirsi abbandonati, insieme a chi ogni giorno contava sulla mensa per un pasto caldo e un momento di conforto.

“La chiusura della mensa di Tommaso non è solo la fine di un servizio, ma il simbolo di un’amministrazione sorda e cieca di fronte alle necessità più urgenti della nostra comunità . dichiara Anna Rosa Sessa, consigliera comunale di opposizione -. Abbiamo assistito a un lento declino, segnato dall’indifferenza delle istituzioni locali, che non hanno fatto nulla per preservare questo presidio di umanità”.

La consigliera comunale denuncia con forza la mancanza di una strategia sociale da parte dell’amministrazione comunale: “Non è più tollerabile che realtà come questa vengano lasciate morire nell’indifferenza. Le persone che ogni giorno varcavano quella soglia non cercavano solo cibo, ma dignità, ascolto, presenza. Chi amministra ha il dovere morale di dare risposte, e invece il silenzio è stato l’unico segnale ricevuto”.

Anna Rosa Sessa rivolge poi un appello diretto: “Chiedo al Sindaco e alla Giunta di assumersi la responsabilità di quanto accaduto e di attivarsi immediatamente per riaprire la mensa, garantendo una struttura e un supporto materiale. E chiedo alla città di non restare a guardare: la solidarietà non può essere delegata solo al volontariato. Serve una politica vicina alle persone”.

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