Aldo Bianchini
VALLO di DIANO – E’ andata finire come avevo prudentemente anticipato in coda al mio ultimo articolo dedicato al “problema furti nelle abitazioni del Vallo di Diano” e c’è stata una nuova, questa volta utile (ma solo sul piano dell’immagine politica) sfilata di alcuni sindaci del Vallo di Diano nelle sontuose sale del palazzo del Governo di Salerno.
E poi ?, e poi il nulla; c’è solo il SIO, ma per quanto tempo e per fare cosa ?
LA VISITA IN PREFETTURA – “Siamo soddisfatti perché un primo passo importante per restituire serenità al territorio. Nonostante ciò, siamo consapevoli che il fenomeno, nel Vallo di Diano come dappertutto, non sarà immediatamente e definitivamente risolvibile. L’attenzione con una maggiore presenza di Forze dell’Ordine speciali e il progetto delle telecamere alle uscite autostradali rappresentano però un segnale importante … Il prefetto ha recepito le nostre istanze, gli abbiamo spiegato la problematica che vivono i piccolo borghi del Vallo di Diano … Abbiamo chiesto l’intervento del Prefetto che ci ha convocato per darci dei numeri che ci confortano … Lo stesso Questore si messo a disposizione …”. Questo in sintesi il pensiero espresso dai sindaci del Vallo di Diano dinanzi al Prefetto, al Questore, al comandante provinciale dei Carabinieri e al comandante provinciale della Guardia di Finanza, nella riunione tenutasi mercoledì 12 marzo scorso a Salerno.
E mi sono subito chiesto da cittadino, prima ancora che da giornalista che pone delle domande: “Ma di cosa dobbiamo ringraziare il Prefetto, il Questore, l’Arma dei Carabinieri, e la Guardia di Finanza ? Di aver promesso di voler fare quello che istituzionalmente è il loro dovere assoluto ? E c’è bisogno di andare a Salerno per farsi dire che sono state accolte le istanze ?”.
Senza trascurare il fatto che i numeri forniti dal Prefetto ricalcano quelli già forniti l’anno scorso dal capitano Bertini a Sassano: il fenomeno esiste ma è riconducibile nella sfera della media locale, provinciale, regionale e nazionale.
LA NOTIZIA: Controlli a tappeto per prevenire i furti nel Vallo di Diano. Il prefetto di Salerno, Francesco Esposito, lo aveva promesso ai sindaci del Vallo di Diano durante l’incontro della scorsa settimana e da alcuni giorni i carabinieri della Compagnia di Sala Consilina hanno il supporto dei colleghi della Sio. La Squadra di intervento operativo del 10° Reggimento Campania di Napoli, specializzata nel controllo del territorio e contrasto a forme organizzate di criminalità predatoria, inviata dal comando generale dell’Arma. Stanno affiancando i carabinieri delle stazioni e del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Sala Consilina, già impegnati nel contrasto di gruppi criminali dediti ai furti in abitazione, così da incrementare l’attività di vigilanza nell’ampia fascia territoriale a sud del capoluogo salernitano, nel controllo delle autovetture in transito e di persone sospette. Nel corso dell’operazione sono stati controllati 5 esercizi pubblici, 72 veicoli, identificate 101 persone e comminate svariate sanzioni (fonte Il Mattino del 18.03.25).
LE CONSIDERAZIONI: Se questa è la risposta del Prefetto e se questo accontenta i sindaci valdianesi, che la sventolano come una strepitosa vittoria, siamo davvero alla frutta e bisognerà riorganizzarsi per cercare di cambiare le cose e far capire agli stessi esponenti della politica che le loro azioni non sono altro che acqua corrente che scivola veloce sotto i ponti.
Se riflettiamo sulla presenza del SIO ci accorgiamo subito che esso è un “gruppo speciale di intervento operativo” di stanza presso il comando generale della Campania a Napoli; un gruppo che viene utilizzato in via eccezionale per situazioni critiche e, soprattutto, per tacitare le aspettative e le richieste politiche; ben sapendo che non è il controllo definitivo del territorio ma soltanto un pezza a colori. Benvenga anche questa pezza ma il problema di fondo, almeno sulla carta, rimane sempre insoluto.
IL SINDACO DI SASSANO – Nell’elenco dei sindaci presenti in Prefettura pubblicato dalla stampa non sono riuscito a trovare il nome del sindaco di Sassano dr. Domenico Rubino che pure l’anno scorso aveva organizzato un incontro pubblico sul problema alla presenza del capitano Bertini. La sua assenza ha prodotto un certo mormorio di disapprovazione tra le forze di opposizione locale. Dal mio punto di vista, se il sindaco Rubino non era presente, ha fatto benissimo a driblare queste inutili manifestazioni dal colore politico ed a defilarsi nell’attesa di capire quale funzione, quale efficienza, e per quanto tempo il gruppo speciale del SIO sarà impegnato sul territorio; gruppo che altro non potrà fare se non un controllo più serrato ma sempre di routine e di breve durata ed anche a diffondere sterili comunicati statistici del tipo: “Sono state fermate 100 macchine, un conducente era senza patente, un altro si è incazzato per il fermo, per il resto tutto tranquillo”. Siamo alle comiche finali.
CONTROLLO DI VICINATO – Lontano dagli scontri politici che purtroppo nella vicenda dei furti non mancano, ho ascoltato l’intervista rilasciata dall’ex sindaco di Monte San Giacomo, arch. Raffaele Accetta, in merito ai furti nel Vallo che il suo comune avrebbe ridimensionato deliberando di non aderire alla proposta della minoranza (da lui stesso capeggiata) di organizzare i gruppi di cittadini per il “controllo di vicinato”. Se ne è discusso nell’ambito della trasmissione web, su “La voce 24 tv”, diretta da Francesco Sampogna e condotta da Pietro Cusati. Molto interessante il contenuto della trasmissione anche se sul punto del controllo di vicinato personalmente non sono affatto d’accordo sia come cittadino che come giornalista; condivido quindi la scelta del Comune di Monte S.G. quando a delibera scrive: “Il Sindaco ribadisce che si tratta di palliativi e che il controllo di vicinato, dove è stato istituito, presenta luci ed ombre”. Resto perplesso, invece, che nella stessa delibera sia stato evidenziato che i sindaci del Vallo già cantano vittoria sull’arrivo dei rinforzi numerici delle Forze dell’Ordine al momento soltanto promessi, vedremo. La penso, infine, allo stesso modo di Accetta, Sampogna e Cusati sulla inderogabile necessità che bisogna spingere verso la diffusione della cultura della sicurezza che per la stragrande maggioranza dei cittadini è ancora un oggetto misterioso.
Adesso non ci resta che aspettare il prossimo furto e le conseguenti polemiche strumentali, sperando che nessuno dei sindaci andati in gita a Salerno ritorni sull’argomento con un nuovo cavallo di battaglia e con il solito ritornello “l’avevo detto io !!”.