PAPA FRANCESCO: oltre il giuramento di Ippocrate

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Eccezionale, davvero splendido il pensiero espresso per iscritto da Sua Santità Papa Francesco  e reso di domi io pubblico in queste ultime ore, all’uscita dall’ospedale romano “A. Gemelli” dove è stato ricoverato per oltre un mese a causa di una polmonite bilaterale molto grave.

Un’enciclica vera e propria, dettata d’istinto ai suoi segretari, che non ha avuto bisogna di tempi lunghi per il suo concepimento e la successiva diffusione nel mondo intero.

Papa Bergoglio ha parlato con il cuore, come spesso fa, e la sua lettera pastorale ha colpito subito tutti i fedeli per il suo contenuto di altissimo valore dottrinale, morale e sociale; la sua diffusione in tutto il mondo è stata, grazie anche ai social, immediata.

Ho provato, con ogni cautela possibile, ad estrapolare dl contesto della lunga lettera la parte iniziale, quella inerente la sanità pubblica e il mondo ospedaliero, croce e delizia di tanti popoli della Terra; il Papa definisce così gli ospedali:

  • Le pareti degli ospedali hanno ascoltato più preghiere sincere di molte chiese … Hanno visto baci più sinceri di quelli degli aeroporti … È in ospedale che si vede un omofobo salvato da un medico gay. Dove un medico di alta classe salva la vita di un mendicante … Dove, in terapia intensiva, un ebreo si prende cura di un razzista … Migliaia di coniugi si perdonano a vicenda nella speranza di una guarigione totale. Un poliziotto e un prigioniero condividono la stessa stanza e ricevono le stesse attenzioni … Un paziente ricco attende un trapianto di fegato con un organo di un donatore povero … È in quei momenti, quando l’ospedale tocca le ferite delle persone, che gli universi si intersecano con uno scopo divino. E in questa comunione di destini, ci rendiamo conto che, da soli, non siamo nulla. Il più delle volte, la verità assoluta delle persone si rivela solo nel momento del dolore o di fronte alla minaccia reale di una perdita definitiva. L’ospedale è un luogo in cui gli esseri umani si tolgono la maschera e si mostrano per quello che sono, nella loro vera essenza”.

 

Parole toccanti e penetranti quelle scritte da Sua Santità; che bello se tutti gli ospedali del nostro Paese funzionassero così, proprio come lo ha descritto il Papa soprattutto per quanto riguarda i medici e il personale sanitario; che bello se tutti i medici e i paramedici portassero nel taschino del loro camice una copia della lettera, capirebbero tante cose in più.

Già al Gemelli funziona di per se, e sicuramente tutto ha funzionato così intorno al Papa perché è il Papa ed oltretutto è ricoverato in un ospedale del Vaticano; il Papa comunque non ha minimamente sbagliato nella descrizione che ha rappresentato così come ha visto le cose intorno a lui.

Purtroppo non funziona quasi mai così; ecco perché sempre nel nostro Paese gli scontri, anche fisici, tra personale medico-paramedico e utenti con i loro familiari sono all’ordine del giorno, e ci si chiede ancora perché.

Per capirlo è sufficiente leggere al contrario le splendide parole di Sua Santità.

 

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