Politica e ideologie

 

 

da Salvatore Memoli (avvocato – giornalista)

Che politica é quella che viviamo in questi ultimi anni? Chiamare politica delle scelte che non rispondono a programmi o progetti che tendono a regolare la vita di una collettività é quantomeno un abominio. La politica é fatta da idee che nel tempo sono diventate patrimonio di una comunità; idee ispirate da grandi uomini che hanno guidato processi straordinari, molle di grandi obiettivi che hanno permesso di far avanzare la vita di un insieme di persone. Il Risorgimento é stato la culla di movimenti, per lo più spinte progressiste, che hanno arricchito il codice dei valori politici. Le idee si sono strutturate e il loro confronto con realtà opposte ha reso la loro tenuta ancor più significativa e preziosa. Le idee politiche hanno visto la trasformazione di grandi ideali in azione, consentendo di vedere la trasformazione stessa degli ideali in realtà sociali ed economiche, un benessere che ha coinvolto tantissime persone. > In questi anni che viviamo paradossalmente siamo bisognosi di idee e di uomini strutturati, altrimenti andremo incontro ad una deriva ideologica, alla scomparsa di tempi di formazione, di testimoni di realtà in cui si incarnano le ideologie. Al loro posto ci sono segni vuoti; pugni chiusi o mani tese non dicono più niente, al massimo sono segni convenzionali per circoli chiusi di persone che si illudono di rappresentare il tutto. I segni sono importanti quando toccano la profondità di un vissuto di più persone e non quando sono retorica di un passato che non emoziona più! > Lottare in nome di un ideale, non importa il suo schieramento, resta un impegno esaltante. La gente, oggi, vorrebbe avere un ideale, ne sente il bisogno, forse cade in adesioni che non gli trasmettono impegno, passione, riscatto. > Farsi coinvolgere interamente é una cosa che fa bene quando non é il fanatismo a condizionare. Oggi il nichilismo, il relativismo, la vendetta e la sopraffazione sono scelte largamente comuni a tante persone. Ma con i valori di parte, incompiuti e emotivi non si accompagna la crescita di una collettività. > Torneranno i grandi trascinatori di un tempo? > Non sappiamo nemmeno che tempo passato può ispirarci. Facciamo confusione e rischiamo di condizionare un presente senza tempo e senza mete. > Nel nostro tempo vediamo tanti ambienti, tanti mondi nascondersi dietro posizioni di una o di un’altra parte; le idee servono per combattersi, per dividere, per contrapporre soluzioni ed infine per paralizzare la crescita della società. > Oggi si fa strada il vuoto concettuale, il no sense, l’assenza di prospettive e la confusione delle posizioni chiare. > Ciò che preoccupa é il disordine che genera la confusione, soprattutto per le giovani generazioni. Il sincretismo é la conclusione di una sovrapposizione di idee e prassi che mettono in difficoltà la modernità. > E poi c’é il pragmatismo, quel modo spicciolo di risolvere le cose, di semplificarle, di renderle utili a chi non ha tempo da perdere! Di far credere che altro fa solo perdere tempo! > Sulla scena politica del nostro tempo manca la formazione; quel tempo da dedicare alla preparazione delle scelte, alla consapevolezza di chi si é e di cosa si vuole. > La precarietà é diventata la misura della dimensione politica che dovrebbe guidare processi emergenti e determinati. > Mancano riferimenti culturali prima di quelli ideologici e gli uni e gli altri vanno appresi da persone in grado di trasmettere valori strutturati. > Non si può continuare a pensare che le ideologie debbano stare fuori dai partiti che sono la prassi legale dell’azione politica. > Fuori da un sano riposizionamento delle ideologie e della riorganizzazione di gruppi politici non garantiremo alle istituzione la presenza di gruppi dirigenti che seguono programmi costruiti bene e necessari alla crescita ed allo sviluppo del Paese. > In un tempo della vita del nostro Paese, la Chiesa si é impegnata a formare una classe dirigente che si é distinta per molto tempo ed ha lasciato traccia di un impegno sano, imbevuto di cristianesimo, solidarietà e visione internazionale.

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