ELEZIONI PROVINCIALI: l’analisi logica dei due schieramenti … il maresciallo d’alloggio c/ la persona perbene

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Fra meno di venti giorni i sindaci e i consiglieri comunali dei comuni della Provincia di Salerno saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo Presidente dell’Ente Provincia dopo il defenestramento giudiziario, con conseguenti dimissioni, dell’ex presidente avv. Franco Alfieri.

Ho già scritto diversi articoli sull’argomento fermandomi, però, soltanto all’analisi grammaticale in forma numerica dei due schieramenti in campo; ora è tempo di un’analisi più approfondita delle strategie politiche che si annidano dietro le apparenze degli schieramenti, dei personaggi e dei numeri; è tempo di un’analisi logica.

STATO DELL’ARTE: In campo per le imminenti elezioni ci sono due schieramenti; da una parte il csx che numericamente ha già vinto e dall’altra parte il cdx che numericamente ha già perso; tutto a causa di quella furbata politico-elettorale che passa sotto il nome dell’abominevole “Legge DelRio”. Soltanto dopo vengono i candidati: Enzo Napoli (sindaco di Salerno, che il sen. Iannone definisce “maresciallo d’alloggio”) per il csx e Giuseppe Rinaldi (sindaco di Montesano/Marcellana, che sempre il sen. Iannone definisce “persona perbene, appassionata, preparata e leale”) per il cdx. Ed è  questo punto, per meglio capire le ragioni delle scelte, che si innesta naturalmente l’analisi logica.

ANALISI LOGICA:

CSX – Per il centro sinistra, tranne qualche piccolissimo indugio, non ci sono stati problemi; in quello schieramento comanda Vincenzo De Luca e nessuno osa porsi contro o anche semplicemente replicare alle decisioni del capo. In fila come scolaretti della prima elementare (quella di un volta, non quella di oggi) tutti con le bandierine in mano nell’affannata conquista della prima fila per farsi meglio notare dal capo; uno sguardo, un ammiccamento, un cenno del capo, sono elementi che compongono nel csx nostrano il puzzle per la via del successo verso incarichi e prebende. Difatti il candidato deluchiano Enzo Napoli ha già dichiarato, sicuro del successo, che la sua presidenza sarà un presidenza di ascolto: per capire meglio le esigenze dei vassalli al fine di distribuire accuratamente gli incarichi o per comprendere davvero le esigenze del territorio ? Strategie diverse non ne vedo, in questo schieramento, rinforzato per le esigenze regionali, o si va tutti verso la vittoria o si aprono le porte della decadenza finale, in relazione ovviamente alle elezioni regionali.  Ai posteri l’ardua sentenza; anche se gli umori dei primi vanno contro le aspettative dei secondi.

CDX – Qui le cose sono un po’ più complicate perché di galletti in campo ce ne sono almeno quattro-cinque, uno per ogni gruppo politico, anche se poi la battaglia si restringe, come al solito tra Forza Italia (Fulvio Martusciello) e Fratelli d’Italia (Edmondo Cirielli). In questa battaglia c’è già stato un penalizzato che risponde al nome di Pasquale Aliberti (FI) che, è bene ribadire, alle precedenti lezioni provinciali ottenne ben 4.500 voti ponderati, pari al doppio dei voti ottenuti dal primo degli eletti di FdI. Il ragionamento, a questo punto, è semplice; se passava la candidatura di Aliberti cresceva non solo il suo potere ma anche quello di Martusciello (segretario regionale di FI) fino al punto da non mettere più in discussione la sua candidatura per le regionali. Ma si sarebbe andati al voto sicuramente con una profonda frattura del cdx. Meglio, quindi, sacrificare Aliberti e offrire la scelta del candidato alla provincia a FdI che così non avrebbe più ragioni di ostacolare il cammino dello stesso Martusciello. Al contrario di Aliberti l’attuale candidato Giuseppe Rinaldi appare come un privilegiato in quanto, seppur perdente, gli è stata offerta una grande visibilità territoriale che dovrà, però, essere in grado di sfruttare, altrimenti non sarà servita a nulla se non ad alzare, per davvero, bandiera bianca. Anche perché, si sussurra, in FdI starebbe per entrare come candidata regionale la consorte del colonnello dei Carabinieri che avviò le indagini giudiziarie proprio su Pasquale Aliberti.

Roba da non credere; ma la storia continua.

 

 

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