VASSALLO – SISTEMA CILENTO: ma che bel comitato d’inchiesta messo in piedi da Bicchielli !!

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Verrebbe proprio da dire “ma che bel comitato d’inchiesta sul Sistema Cilento e sull’omicidio Vassallo” che la politica, guidata dall’on. Pino Bicchielli  (vicepresidente del gruppo Noi Moderati alla Camera dei Deputati), è stata capace di mettere in piedi in maniera quasi bipartisan tra il cdx e il csx.

Scrive in data 17 marzo 2025 il quotidiano online “leCronache.it”:

  • Con le varie audizioni, il comitato di inchiesta cercherà di fornire una prima risposta all’omicidio del sindaco Vassallo. Fortemente voluto dal senatore di Fratelli d’Italia Antonio Iannone e dall’onorevole Bicchielli, il comitato è composto dai seguenti membri: On. Stefania Ascari (M5S), Sen. Gianluca Cantalamessa (Lega), sen. Antonio Iannone (FdI), Sen. Dafne Musolino (Italia Viva), On. Giuseppe Castiglione (FI), Sen. Valeria Valente (PD). Sarà poi prerogativa del comitato valutare se secretare o meno quanto emergerà.

 

Non so quale potere reale abbia un siffatto comitato e mi interessa veramente poco saperlo; vado, però, sulla notizia pubblicata con una certa enfasi (giustamente !!) dal quotidiano “leCronache.it”  perché rende di pubblico dominio il fatto che due giornalisti dello stesso giornale, Arturo Calabrese e Giuseppe Rinaldi, saranno in queste ore auditi da quel Comitato per dettagliare su quanto pubblicato nei mesi scorsi attraverso le loro inchieste.

Per come la penso io non c’è sublimazione migliore per un giornalista d’inchiesta (come definisce leCronache i suoi due attivissimi e notissimi collaboratori) che essere auditi da una commissione (sarebbe il top) o da un comitato (il minimo garantito); e sono veramente felice io per loro che potranno avere un grosso momento di visibilità nell’ambito di un’inchiesta giudiziaria sulla quale dal 5 settembre 2010 la Procura di Salerno si sta incartando a ripetizione nella vana ricerca del colpevole e/o dei colpevoli dell’orrendo delitto Vassallo che, in pratica, sembrerebbe anche direttamente connesso all’altra inchiesta più recente denominata “Sistema Cilento”, inchiesta comunque collegata a “Salerno Sistema” e perché no anche al “CIF” ed altre ancora.

 

Insomma un vero e proprio “albero di natale” che la Procura new-age di Giuseppe Borrelli ha messo insieme come un puzzle per cercare di sbrogliare definitivamente la matassa del malaffare a Salerno e provincia; almeno fino a quando lo stesso Borrelli rimarrà a Salerno

Ma ritorniamo rapidamente al Comitato di cui in apertura per capire come lo stesso si stia muovendo in un ambito molto difficile da seguire, da analizzare, da riportare su carta ed eventualmente da passare gli Organi competenti per le decisioni conseguenziali, senza prima essersi districato tra le specifiche attribuzioni in capo alla Polizia Giudiziaria (su ordine del magistrato) e le potenziali prerogative della politica di inserirsi in discorsi difficili e contestabili anche per la stessa Commissione Nazionale Antimafia.

Bene ha fatto, comunque, il Comitato a convocare i due giornalisti di leCronache, dopo ver audito Gerardo Spira (storico segretario del Comune di Celso-Acciaroli), per meglio verificare le motivazioni e gli atti che hanno spinto i due ad un impegno così corposo nell’ambito delle predette inchieste.

Malissimo sta facendo il Comitato che non è stato in grado (almeno fino al momento) di scoprire e/o di capire che in provincia di Salerno c’è soltanto un altro giornalista che, contrariamente ai due di leCronache mai interrogati in Procura, è stato addirittura sentito, come persona informata sui fatti, per ben due volte in Procura a Salerno; la prima volta per circa sei ore dalla dott.ssa Rosa Volpe nel 2013 e la seconda volta per circa tre ore dalla PG Antimafia nel novembre 2024 subito dopo gli arresti di Cagnazzo ed altri. Doverosamente non ha fatto sfoggio di questi due momenti essendo stati, soprattutto il secondo, secretati; ma ha comunque scritto moltissimo (quasi un libro) sul misterioso delitto Vassallo e sulle altre inchieste.

Mi chiedo se e come un Comitato (già di per se poco efficace e rappresentativo) possa partire per le sue audizioni con un vulnus così evidente e, praticamente, dispersivo. Ma la politica e le chiacchiere lo esigono, ed il Comitato va; non so dove, ma va.

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