da Remo Ferrar (portavoce Federcepicostruzioni)
Il presidente nazionale Antonio Lombardi: «Così il PNRR rischia di aggravare i divari territoriali. Priorità-Sud nell’assegnazione degli ultimi 40 miliardi».
L’Ufficio Studi di Federcepicostruzioni ha analizzato le ultime informazioni disponibili sui progetti finanziati dal PNRR. I dati confermano le enormi difficoltà di attuazione degli interventi in tutta la penisola, in modo particolare al Sud, dove però emerge un quadro ancor più allarmante.
I Fondi PNRR già assegnati ad oggi, soprattutto nei settori della digitalizzazione, delle infrastrutture, della scuola, dell’università e della ricerca, ammontano complessivamente a 163,1 miliardi di euro. “Di questi – commenta il presidente di Federcepicostruzioni, Antonio Lombardi, ben 70,9, vale a dire oltre il 43,5%, è stato assegnato alle regioni del Nord, mentre appena il 31,6% (51,5 miliardi), a quelle del Sud. Così si stravolge la mission del PNRR che, giova ricordarlo, aveva tra le sue finalità proprio il sostegno alle aree in ritardo di sviluppo o in maggiore difficoltà. Se l’Italia, all’epoca, riuscì ad ottenere oltre 200 miliardi di euro di finanziamenti, fu solo per i parametri estremamente negativi del Mezzogiorno. Non farne ora un asset di intervento prioritario, significa in qualche modo violare il Piano europeo e trascurare problemi prioritari per il Paese”.
Il quadro che emerge dall’analisi del Centro Studi di Federcepicostruzioni su dati OpenPNRR evidenzia inoltre gravi problemi attuativi soprattutto al Centro e al Sud, dove i pagamenti non vanno oltre, rispettivamente, il 16 e il 17% (la media nazionale è del 18%: 20,3% nelle regioni del Nord. Tra le regioni del Centro è però considerata anche la Sardegna, che registra una delle peggiori performance di spesa.
“La redistribuzione delle risorse e le diverse rinegoziazioni fin qui concordate – aggiunge ancora il presidente Lombardi – hanno aggravato la situazione del Mezzogiorno, giacché la rimodulazione ha colpito in particolare quelle misure destinate precipuamente alle regioni più svantaggiate e con le peggiori performance di avanzamento nella spesa. In entrambi i casi, è stato in particolare il Sud a pagarne lo scotto”.
Forte preoccupazione emerge anche dall’analisi dei cosiddetti progetti “non territorializzabili”, ancora in fase di approfondimento da parte del Centro Studi di Federcepicostruzioni, per i quali si prevedono linee di intervento (come l’infrastrutturazione tecnologica delle stazioni ferroviarie) sostanzialmente irrealizzabili in quasi tutte le regioni del Sud.
Federcepicostruzioni lancia un appello ai Governatori del Mezzogiorno e alla deputazione parlamentare (nazionale ed europea) del Sud Italia, affinché si definisca un “Piano Mezzogiorno” nella distribuzione dei residui 40 miliardi circa del PNRR. “Se non sarà così – conclude il presidente di Federcepicostruzioni – stravolgendo obiettivi e finalità dell’Unione europea, nei prossimi anni si aggraverà ulteriormente il divario tra nord e sud Italia”.
Roma/Salerno, 13 marzo 2025
VALORE DEI PROGETTI FINANZIATI | |||
Regione | Numero di progetti | Importo PNRR (*) | Pagamenti |
Valle d’Aosta | 984 | 1,3 € | 13% |
Piemonte | 22.126 | 12,6 € | 19% |
Liguria | 5.411 | 8,1 € | 22% |
Lombardia | 41.290 | 18,9 € | 21% |
Veneto | 24.112 | 13,5 € | 28% |
Friuli-Venezia Giulia | 5.541 | 3,4 € | 18% |
Trentino-Alto Adige | 7.215 | 2,7 € | 24% |
Emilia-Romagna | 20.130 | 10,4 € | 17% |
Toscana | 15.926 | 7,9 € | 19% |
Marche | 7.347 | 4,4 € | 15% |
Umbria | 4.347 | 3,7 € | 16% |
Molise | 2.972 | 3,5 € | 15% |
Abruzzo | 8.094 | 4,4 € | 16% |
Lazio | 20.009 | 11,1 € | 17% |
Sardegna | 9.046 | 5,7 € | 14% |
Campania | 24.077 | 15,9 € | 13% |
Puglia | 11.445 | 11,8 € | 16% |
Basilicata | 4.138 | 4,3 € | 16% |
Calabria | 11.738 | 7,8 € | 10% |
Sicilia | 20.534 | 11,7 € | 13% |
Totali | 266.482 | 163,1 € | 17% |
Fonte: OpenPNRR – (*) Miliardi di euro |
L’Ufficio Stampa