Aldo Bianchini
VALLO di DIANO – E’ stata sufficiente la presentazione da parte dell’avv. Conantonio D’Elia (esponente socialista del Vallo di Diano) della proposta di deliberazione e relazione illustrativa finalizzata alla Richiesta di convocazione in seduta straordinaria del Consiglio Comunale e avente il seguente ordine del giorno: “”sicurezza civica, determinazioni al fine di prevenire i furti alle abitazioni nelle ore notturne, e il fenomeno della costituzione di branchi di cani randagi”” per rimettere in discussione un problema che viene davvero da lontano e risale ad almeno oltre trent’anni: i furti alle abitazioni nelle ore notturne, non solo nel Comune di Teggiano interessato dalla proposta di D’Elia, ma dell’intero Vallo di Diano.
In verità come detto, questo problema risale ad alcuni decenni or sono quando scalcagnate bande di ladri provenienti dall’area metropolitana di Napoli infestavano il territorio valdianese provocando panico e reazione dei cittadini; non era raro in quelle notti di tanti anni fa sentire spari di pistole e fucili da caccia che, comunque, non impedirono alcuni copi messi a segno con tecniche professionistiche.
Ebbene da allora il problema (non disgiunto da quello dei cavalli selvatici, tenuti allo stato brado, che provocano ingenti danni gli agricoltori) è stato quasi sempre preso alla leggera non solo dalle amministrazioni locali ma anche, se non soprattutto, dalle istituzioni sovracomunali.
Un pio di anni fa si mosse il gruppo di opposizione del Comune di Monte San Giacomo (che fa capo all’ex sindaco Raffaele Accetta) che richiese, come per Teggiano, la convocazione di un consiglio comunale straordinario ma la richiesta non fu accolta e verosimilmente cestinata; probabilmente perché era in programma un vertice tra la Prefettura, la Questura e i sindaci del Vallo, vertice che si tenne a Sala Consilina il 18 aprile 2024 quando sbarcò (nel Polo Culturale Cappuccini) addirittura Francesco Esposito, Prefetto di Salerno, con Carabinieri e Guardia di Finanza, ecc. ecc.
Per fare cosa ? Per dire tutto e il contrario di tutto, cioè niente; ma era il tempo in cui S.E. il Prefetto era solito andare in giro per rassicurare la gente, come in una sorta di tour elettorale dall’agro nocerino-sarnese a Vallo della Lucania passando per il Vallo di Diano, l’Alto Sele, la piana del Sele e la costiera amalfitana.
Ma c’è ovviamente di più; il 12 luglio 2024, come da foto pubblicata, sul tema furti si svolse a Sassano un incontro pubblico (condotto dalla brava giornalista Giovanna Quagliano) tra popolazione, amministrazione comunale e l’allora capitano dei Carabinieri di Sala Consilina Roberto Bertini che, statistiche alla mano, affermò che a Sassano non c’era alcun allarme sociale e che pur essendoci stato qualche furto il fenomeno non superava affatto il livello di guardia.
Ero presente e non vi nascondo che mi vergognai io per gli organizzatori, tanto è vero che preferii non scrivere assolutamente nulla.
Qualcuno, poi, scrisse che “quell’incontro poteva essere considerato proficuo, soprattutto per la presenza del Capitano dei Carabinieri che aveva avuto dunque modo di interloquire direttamente con i cittadini”.
Oggi, come detto in apertura, il problema si ripropone in tutta la sua drammaticità; speriamo che la richiesta dell’avv. Conantonio D’Elia venga accolta e che anche altri comuni si mobilitino per evitare che di nuovo si ritorni a sparare nelle ore notturne in giro per il Vallo.