TRUMP … e l’Ucraina nelle mani di un comico, non è sempre colpa degli americani

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Così come è stato democraticamente eletto allo stesso modo ha iniziato a trattare il generale – politico – giornalista –comico Volodymyr Zelenskyy prendendolo per quello che realmente è: un comico. Può anche apparire alla titubante e sempre più disunita Europa come un “dittatore democraticamente eletto” ma almeno Donald Trump il suo pensiero altezzosamente lo scrive senza paura; al contrario il generale (sempre in maglietta militare) il suo pensiero, con molta scientifica affabulazione, lo recita soltanto. E i soloni europei ci cascano ed anche male promettendo cose che giammai potranno dare in cambio del paravento contro la Russia e dell’agognata ricostruzione dell’intero Paese.

Nessuna nazione del vecchio continente ha i soldi necessari per far fronte ad una guerra che ormai dura da tre anni. I soldi, quelli veri, ce li ha soltanto l’America (e per essa intendo gli Stati Uniti) che, credo a buon diritto, oggi chiede conto e ragione sia al generale-comico che alla Nato ed a tutti gli stati europei.

TWITTER di TRUMP: “… Pensateci, un comico di modesto successo, Volodymyr Zelenskyy, ha convinto gli Stati Uniti d’America a spendere 350 miliardi di dollari, per entrare in una guerra che non poteva essere vinta, che non avrebbe mai dovuto iniziare, ma una guerra che lui, senza gli Stati Uniti e “TRUMP”, non sarà mai in grado di risolvere. Gli Stati Uniti hanno speso 200 miliardi di dollari in più dell’Europa, e i soldi dell’Europa sono garantiti, mentre gli Stati Uniti non riceveranno nulla in cambio. Perché il sonnolento Joe Biden non ha chiesto l’equalizzazione, in quanto questa guerra è molto più importante per l’Europa che per noi – Abbiamo un grande, bellissimo oceano come separazione. Inoltre, Zelenskyy ammette che metà dei soldi che gli abbiamo inviato sono “MANCANTI”. Si rifiuta di avere elezioni, è molto basso nei sondaggi ucraini e l’unica cosa in cui era bravo era suonare Biden “come un violino”. Un dittatore senza elezioni, Zelenskyy farebbe meglio a muoversi in fretta o non gli rimarrà un Paese. Nel frattempo, stiamo negoziando con successo la fine della guerra con la Russia, cosa che tutti ammettono solo “TRUMP” e l’amministrazione Trump possono fare. Biden non ci ha mai provato, l’Europa non è riuscita a portare la pace e Zelenskyy probabilmente vuole mantenere in funzione il “treno della cuccagna”. Amo l’Ucraina, ma Zelenskyy ha fatto un pessimo lavoro, il suo Paese è in frantumi e MILIONI sono morti inutilmente – E così continua …”.

I PRECEDENTI: II 10marzo 2022, poco dopo l’inizio della guerra, forse profeticamente avevo scritto su questo stesso giornale: “… Ho letto sul quotidiano Il Mattino (edizione del 9 marzo 22) un interessante articolo “Zelensky apre a Mosca su Donbass e Crimea” di Marco Ventura; l’ultimo passaggio dell’articolo l’ho trovato molto esplicativo e ve lo ripropongo conscio che potrebbe essere sfuggito ai tanti scienziati-politologi <<E Viktor Yanukovich, l’ex Presidente filo-russo rovesciato dalla rivolta di Eromaidan, si è appellato a Zelensky (che Putin vorrebbe sostituire con lui): «Capisco che tu abbia molti consulenti gli ha scritto alludendo all’influenza dei consiglieri americani ma sei obbligato a fermare lo spargimento di sangue e raggiungere un accordo di pace a ogni costo». Non a ogni costo, è la risposta di Zelensky. «Vorrei un finale come nei film di Hollywood, un happy end», ha confidato alla ABC”. Insomma siamo alle comiche finali !! Solo per chi non lo sapesse ricordo che il film Happy End, con protagonisti Jean-Louis Trintignant e Isabelle Huppert, racconta una storia controversa, perversa ed anche incestuosa in un famiglia dell’alta borghesia francese; il nonno (patriarca) conclude con la famosa frase “Non a ogni costo” alludendo alla sua presunta relazione omosessuale con un parente.

A distanza di tre anni Vi chiedo e mi chiedo nuovamente: “Perché siamo finiti nella mani di un comico che rispolvera la frase di Happy End per rispondere all’ex presidente ucraino, in un momento drammatico per l’intera umanità ?”.

Se il nostro futuro dovrà dipendere da un comico ancorchè generale e da un presidente eletto democraticamente saremo davvero messi male tutti.

 

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