da @incostieraamalfitana.it
il 21 febbraio a “I Salotti letterari” dello Yachting Club di Salerno
Venerdì 21 febbraio allo Yachting Club di Salerno, lungo il Molo Masuccio Salernitano, proseguono gli appuntamenti del 2025 per la nona edizione de “I Salotti letterari”. Alle ore 19.15 saranno infatti protagonisti Mario Volpe con “Casa Paradiso” (Capponi), e Raffaella Mammone con “Le declinazioni della paura” (Italian Edition).
In “Casa Paradiso” di Mario Volpe il protagonista Benito Gramaglia è un ingegnere delle ferrovie svizzere in pensione. Dopo la morte della moglie, per non essere di peso ai suoi tre figli, decide di trasferirsi in una residenza per anziani facoltosi tra i monti del Ticino, in cambio di tutto il suo patrimonio. In un primo momento i familiari si adegueranno alle scelte dell’anziano genitore dimostrandogli affetto con la loro costante presenza. Ma con il passare del tempo le loro visite presso la casa di riposo saranno sempre più rare fino a sparire del tutto, lasciando Benito solo e alle prese con un’improvvisa forma di demenza che lo porterà ad alternare momenti di lucidità con periodi di smarrimento. Malgrado i problemi mentali che lo affliggono, l’ingegnere Gramaglia riuscirà, grazie ai suggerimenti degli anziani compagni della residenza, a elaborare una strategia per spingere i figli a ritornare, lasciando credere loro di essere in possesso di una residua parte di denaro che potrebbero ereditare dopo la sua morte. La notizia porterà scompiglio nella vita dei tre fratelli che faranno a gara per riavvicinarsi all’anziano genitore. “Casa Paradiso” racconta i contrasti e le ipocrisie familiari per motivi di denaro, oltre alle prevaricazioni sulle scelte individuali di ciascuno dei componenti della famiglia Gramaglia, fino a che l’ultimo atto della vita di Benito offrirà loro un importante spunto di riflessione sui veri valori dell’esistenza.
Il noir “Le declinazioni della paura” di Raffaella Mammone è il seguito de “L’amore è uno soltanto”. Andrea era stato la maggiore causa di sofferenza e destabilizzazione nella vita sua e dei suoi figli, abbandonandoli nel periodo più delicato della loro crescita, lasciandogli così in eredità solamente una grande confusione. In una società senza padri, Clara ricomincia da tre, costretta a ripetute fughe di cui non si conoscono mai le coordinate. Margot, pervasa dalla voglia di uccidere, è in preda al desiderio di provare ancora quel senso di onnipotenza che le aveva dato assassinare violentemente Pietro e progetta di completare la sua vendetta. Aver ucciso il professore era stato catartico rompendo il bozzolo in cui, come in un intreccio di emozioni, paure e dolore, languiva crisalide. Intanto a Marciana Alta, sull’Isola d’Elba, l’Ispettore Corr trova una nuova sistemazione per la famiglia di Clara, inconsapevole che un’altra minaccia incombe: Nicola, innamorato di Margot, persuaso di poter diventare una luce nell’oscurità della sua rabbia, cerca disperatamente di conquistare un posto in prima fila nella mente dell’assassina. Quattrocentotrentatre chilometri a nord, intanto, la madre di Clara scompare e, mentre la polizia indaga, un delitto viene commesso a Procchio, sulle rive di un ruscello: una donna muore strangolata. Un “femminicidio” che si mette in coda agli accadimenti cominciati col rapimento di Pietro. Dal fiore di loto tatuato sulla nuca, Nicola riconosce in obitorio il cadavere di Margot. Un nuovo, misterioso assassino diventa il centro delle indagini nel Dipartimento di Polizia Penitenziaria. Colta da un doloroso distacco da chiunque ignori quanto scura sia stata la sua notte e, a dispetto dei tentativi di Noah di ricondurla alla ragione, Clara decide di “rimettersi al centro” rinunciando al programma di protezione. Tratto in arresto con l’accusa di favoreggiamento, Nicola si ritrova a dover collaborare alle indagini ignorando che nel frattempo Clara è stata rapita. Cosa vorrà il misterioso “alieno” che tiene in ostaggio la donna? Chi è il killer del bosco? Riuscirà l’Ispettore Corr questa volta a raggiungere in tempo la tana dell’assassino? L’ignoto è la più antica delle paure e sarà coniugato dai protagonisti in ogni sua declinazione.
Con gli autori, dopo gli interventi di Diana De Bartolomeis, presidente dello Yachting Club Salerno, e di Patrizia De Bartolomeis, presidente regionale dell’Associazione Nazionale Insegnanti Lingue Straniere, si intratterrà il direttore organizzativo di ..incostieraamalfitana.it Alfonso Bottone. Chiuderà la serata la consegna del quarto “Premio Internazionale alla Parola” sezione invernale 2024/2025: la scrittrice e poetessa Rosaria Zizzo, co-ideatrice del Premio, darà il riconoscimento al giornalista Stefano Lorelli, per tre decenni al TGR RAI Lombardia, dove ha raccontato, con esperienza e garbo, cronache e cultura del suo territorio, con particolare attenzione ai temi ambientali.
Con preghiera di pubblicazione e diffusione.
Costa d’Amalfi, 19 febbraio 2025
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