da Enrico Trotta (giornalista)
Ricordate il film “La notte dei lunghi coltelli”, film storico del 1967 di produzione tedesca, diretto da Gunter Grawert con Helmut Fischer e Han Korte?
Il film fu ispirato da una storia accaduta tra il 30 giugno ed il primo luglio 1934.
Fu un evento violento che vide eliminare esponenti di spicco del partito nazista di Adolf Hitler, che intendevano opporsi al regime. Parimenti, anche sul lungomare Trieste di Salerno, qualche ora fa si è ripetuto il copione del famoso film del 1967.
Ma stavolta non era un set cinematografico, ma una lotta tra bande di giovinastri di diverse etnie.
Extracomunitari ed italiani si sono accoltellati per il controllo dello spaccio di droga e del “fumo” sui viali del più bel lungomare d’Italia. Il problema dello spaccio e della criminalità ad esso legato è sicuramente molto serio. Le Autorità locali e le Forze dell’Ordine a volte sottovalutano questa situazione che getta discredito sulla città turistica ed “europea” che qualche politico va decantando in televisione.
L’assessore alla sicurezza del Comune di Salerno, l’ex magistrato Claudio Tringali ed il prefetto S.E. Francesco Esposito dovrebbero essere più attenti all’evoluzione e al proliferare di questi fenomeni. Evidentemente sul territorio dovrebbero esserci più pattuglie, più poliziotti specializzati a vigilare sul territorio, anche per prevenire i fenomeni di microcriminalità sulle strade e nelle periferie della città.
Le stazioni mobili di Polizia, Carabinieri e Vigili urbani dovrebbero essere dislocate a rotazione sulle aree a maggior rischio delinquenza, ma Salerno è una città allo sbando a partire dai piccoli fenomeni di bullismo che vengono lasciati crescere in modo selvaggio. Poi se dall’impunità si degenera alla “notte dei lunghi coltelli” tra bande rivali non si potrà più piangere sul latte indebitamente versato.
Ad Maiora!