CRAXI: realtà e verità nascoste … fu un mariuolo – un santo – un politico – uno statista e …  di destra o di sinistra ?  

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Quando si parla o si scrive di BETTINO CRAXI si può dire o scrivere di tutto e di più; purtroppo. L’avverbio purtroppo non è casuale, è calzante alla perfezione con il personaggio che innegabilmente è stato un politico di razza e, forse, anche uno statista; ma su questo giudicherà la storia futura; dirlo oggi è ancora troppo presto in quanto la sua figura è ancora sovrastata dalle inchieste di tangentopoli e dalla sua fuga (innegabile anche questo !!) ad Hammamet che per come avvenne ha lasciato sempre dubbi, incertezze e mezze verità.

Sul suo nome e sul suo operato ci sono almeno due versioni molto contrastanti tra loro:

  • Antonio Di Pietro (pm di mani pulite) che continua in tv e sui giornali a definire Bettino Craxi come un semplice pregiudicato, in quanto condannato almeno una volta con sentenza definitiva;
  • La politica, ovviamente molto divisa, che con affanno cerca di ripristinare l’immagine e la figura dell’uomo Craxi, più che il politico o lo statista.

 

Naturalmente anche l’opinione pubblica è molto divisa e veleggia tra il santificare il mitico Bettino ovvero nel definirlo un mariuolo (come disse l’ingegnere Mario Chiesa dopo essere stato accusato da Craxi di essere un “piccolo mariuolo”).

Ho apprezzato moltissimo il contenuto dell’editoriale scritto dall’avv. Salvatore Memoli (che conosce benissimo i luoghi in cui Craxi visse i suoi ultimi anni), soprattutto nel passaggio in cui afferma: “”Craxi è il socialista di sempre né più rosso e né più nero. Resta se stesso e non si sbaglia di una linea sull’originalità del suo messaggio politico. I grandi vengono a visitarlo ma non sono capaci di ascoltarlo, nemmeno dopo 25 anni di forzato immobilismo. Forse pensano di spartirsi, a modo loro, l’eredità ideale. Ma Craxi osserva sempre in silenzio l’insipienza di chi lo colloca a destra.
Un grande leader internazionale non può stare a destra. A lui non appartengono più queste speciose collocazioni. Alla sua storia nessuno può apportare modifiche che la violentano. È scritta negli atti. Si legge nel colore del garofano. Si respira nell’umiltà di una sepoltura semplice, di uomo del popolo tra il popolo
””.

Ma c’è anche chi come “Ramon” (pseudonimo di un cittadino di San Pietro al Tanagro, paese culla del socialismo provinciale) che il 22 gennaio 25 in calce all’articolo di Memoli scrive: “”Il dato innegabile è che un blocco sociale dichiaratamente conservatore negli anni 80 scelse Craxi. La controprova la si è avuta nel post Tangentopoli quando l’elettorato del garofano optò in massa per il centrodestra. Non basta fregiarsi dell’appellativo socialista quando sia sui diritti civili che sociali si assumono posizioni ambigue se non retrive. Una dimostrazione plastica la si è avuta con la formazione di alcuni amministratori e dirigenti locali””. Capisco, rispetto ma non condivido.

Però l’affermazione di Ramon apre almeno alla possibilità di porre qualche domanda:

  • Chi è stato veramente Craxi ?
  • Perché quasi tutti i socialisti (molti di loro falsi e mentitori !!) transitarono nelle file di Berlusconi che a sua volta fu un mariuolo o uno statista, oppure tutte e due le cose messe insieme ?
  • Perché Craxi non seppe andare in galera e diventare così veramente un martire come tante volte è accaduto a grandi leader mondiali ?
  • Giorgio Tradati parlando di Craxi (suo amico d’infanzia) e del conto segreto in Svizzera ha mentito o ha detto la verità ?
  • Perché ancora oggi il Fisco Italiano pretende dagli eredi di Bettino pretende la restituzione di circa 10miliardi delle vecchie lire per sanzioni su presunta evasione fiscale degli anni 92 e 93 ?

 

Risposte che potranno venire soltanto dalla storia che sarà più chiara tra qualche tempo, quando le attuali generazioni non ci saranno più.

Sulla scorta della mia laurea in “marciapiedologia”; un laurea molto rara conseguita dopo duri sacrifici presso la “Street University of Scool” (ovvero l’Università della strada) mi permetto di avanzare una considerazione del tutto personale, e cioè che il “caso Craxi” si accosta, se non addirittura si sovrappone, a tanti altri casi che la mitologia o la storia ci hanno rinviato; a cominciare da Pericle che, dopo oltre quarant’anni di buon governo ad Atene per quella che la mitologia ci tramanda come l’età dell’oro, cadde rovinosamente nella misera polvere per colpa del suo architetto di fiducia “FIDIA” che rubò sulla costruzione del Partenone: per se stesso o anche per Pericle ? Questo la storia non lo ha mai spiegato.

 

One thought on “CRAXI: realtà e verità nascoste … fu un mariuolo – un santo – un politico – uno statista e …  di destra o di sinistra ?  

  1. Con il tempo, che rimane * galantuomo, Bettino Craxi sara’ ricordato sempre piu’, come uno degli ultimi Statisti che l’Italia abbia conosciuto nel secolo scorso rispetto ai tanti “nani” di allora e soprattutto, ai tanti “nani” attuali, che oggi occupano la “scena politica” in Italia.

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