Comunità di Sant’Egidio Sezione di Salerno – aggiungi un posto a tavola …..che c’è un “povero in più.


 

 

da Enrico Trotta

Si sono da poco spenti i riflettori sulle vacanze di Natale a Salerno, mentre restano ancora accese le “luci d’artista”. E’ vivo il ricordo del grande pranzo organizzato dalla Sezione di Salerno della “Comunità di Sant’Egidio” coordinata da Oreste Pastore e dai suoi volontari.

Il pranzo ha visto ed ha accolto circa 200 persone tra poveri, italiani, cittadini stranieri presenti a Salerno, barboni e disagiati “senza fissa dimora” provenienti da tutta la provincia e dai territori limitrofi.

Lo spirito di accoglienza ha visto una “location” di tutto rispetto: la chiesa di Sant’Anna al Porto. A condurmi ai tavoli è stato il buon Dott. Paolo Romano, un operatore ed una persona molto apprezzata in città per aver fondato la casa-famiglia la Casa di Esteban e Paideia dove “si producono” solidarietà, accoglienza, valori sani guardando agli ultimi, agli sfortunati, alle Anime sensibili che hanno subito violenza, abbandoni e crisi spirituali. Un’opera ed un impegno meritori che ben si sintonizzano con questa Comunità di Sant’Egidio, nata nel 1968 a Roma ad opera di alcuni studenti universitari capitanati da Andrea Riccardi ed oggi presente in più di 70 Paesi nel mondo. La “mission” è alleviare le sofferenze degli ultimi, degli invisibili e di tutte quelle persone spesso sole che la società egoista ed ipocrita spesso finge di non vedere girando il volto, la faccia dall’altra parte, soprattutto in una piccola città di provincia mediocre come Salerno!

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