U.S.A.: quando la scuola diventa di destra ?

 

Aldo Bianchini

WEST PALM BEACH (USA) – Un fatto come quello che sto per raccontare in Italia sarebbe additato, con inaudita violenza verbale dagli schermi televisivi dei grandi network, dalla sinistra bacchettona come un fatto assolutamente da combattere perché prodromo di un sistema scolastico di destra da rifiutare decisamente.

Passeggiando, in questi giorni, per i viali della zona residenziale in cui soggiorno ho scoperto il cartello della foto con in bella evidenza dinanzi allo steccato di una “single family home” (casa unifamiliare, che qui sono una costante) la scritta “GoldenGrove elemtary – Student of the Month” che tradotto in italiano dice pressappoco così: “Scuola elementare GoldenGrove – studente del mese”.

Di cosa si tratta, semplice la spiegazione. L’istituto scolastico primario che è citato ha ritenuto (come tantissimi altri istituti scolastici) di dover assegnare ogni mese detta targa allo studente più meritevole che ha evidenziato particolari attitudini di apprendimento; la targa sulla base delle indicazioni dei corpo docente gira, se necessario, di casa in casa per l’esposizione orgogliosa dei genitori di quel piccolo studente.

Immaginate soltanto per un istante cosa accadrebbe d noi se al dirigente di un istituto scolastico comprensivo venisse in mente l’idea di copiare questa iniziativa che negli Stati Uniti d’America; correrebbe il serio rischio di essere aggredito dai genitori e quanto meno quel dirigente sarebbe sospeso perché la sua iniziativa avrebbe provocato tra gli studenti una differenziazione dinastica, di colore, di pensiero e di corretta applicazione della parità di ogni genere in qualsiasi caso.

Insomma l’eventuale iniziativa sarebbe bollata come una congiura della destra sovranista a sfavore degli studenti meno abbienti, e giù con violente e velenose accuse.

Sono riuscito a parlare con i genitori di quel ragazzino la cui targa è stata esposta davanti la casa a poche centinaia dalla casa in cui soggiorno; ho spiegato loro di essere un giornalista ed ho avanzato i miei dubbi sulla bontà dell’iniziativa; hanno sorriso ed avendo capito che stavo mettendola sul piano politico mi hanno rassicurato dicendomi: “Da noi non accoppiamo sempre e forzatamente le iniziative e/o gli eventi al mondo della politica, per noi quella targa rappresenta semplicemente un riconoscimento di nostro figlio per il suo impegno ed uno stimolo, per tutti gli altri che ancora non l’hanno conquistata, a migliorare impegnandosi sempre i più. Nei mesi scorsi non abbiamo fatto alcuna rimostranza quando nostro figlio guardava con un pizzico di invidia i suoi compagni che l’avevano conquistata; gli abbiamo invece spiegato che se impegnava di più l’avrebbe facilmente conquistata anche lui, E così è stato”.

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