“È inaccettabile che una scuola venga collocata in uno stabile condiviso con una sala giochi. La legge regionale e i regolamenti comunali vietano esplicitamente una simile vicinanza tra luoghi sensibili come gli istituti scolastici e attività commerciali di questo tipo. Oltre a essere una violazione normativa, si tratta di un messaggio sbagliato per i giovani”, dichiara Polichetti.
Il medico, noto per le sue battaglie in difesa della sanità pubblica, non nasconde il suo allarme per l’impatto che questa scelta potrebbe avere sui ragazzi: “Come medico, sono preoccupato per le conseguenze che una tale convivenza potrebbe avere sulla salute mentale e sullo sviluppo sociale degli studenti. Inserire un luogo di formazione accanto a un centro scommesse può alimentare dipendenze e devianze, in un’età già delicata. È nostro dovere garantire ai giovani spazi sani e protetti”.
Polichetti chiede un intervento deciso del partito: “Chiederò al nostro segretario nazionale Lorenzo Cesa di farsi portavoce di un’interrogazione parlamentare per fare chiarezza su quanto sta accadendo a Baronissi. È necessario verificare se ci siano stati abusi amministrativi o mancanze di controllo che hanno permesso questa situazione”.
Il coordinatore nazionale del Dipartimento Sanità dell’Udc sottolinea anche l’importanza di una soluzione alternativa: “Le proposte non mancano. Il plesso di Antessano, già inutilizzato, rappresenta un’opportunità concreta e percorribile per ricavare le aule necessarie, senza ledere il diritto degli studenti a un ambiente educativo adeguato. Si tratta di una scelta di buon senso che deve prevalere su ogni altra considerazione”.
Polichetti conclude con un appello al dialogo e alla responsabilità istituzionale: “Mi auguro che tutte le parti coinvolte, a partire dall’amministrazione comunale, trovino una soluzione condivisa che rispetti le leggi e tuteli i giovani. Non possiamo permettere che interessi di altra natura prevalgano sul benessere delle future generazioni”.