Aldo Bianchini
VALLO di DIANO – Che Vittorio Esposito (sindaco di Sanza e presidente della Comunità Montana) sia un temerario sul difficile terreno della politica è un fatto acclarato da anni; che sia anche uomo politico in grado di dare un parola e mantenerla è un fatto un po’ più difficile da credere a primo acchito. Questo, però, per chi non è addetto ai lavori; in realtà Vittorio è, oggi come oggi, il politico valdianese più potente e più credibile, anche quando si lascia trasportare dal suo carattere irruento nelle battaglie più rischiose, ovviamente sul piano politico.
LA CRONACA: Questo spetto caratteriale l’ha messo in campo e speso per la nota annosa questione del Ponte Tanagro chiuso al traffico fine ottobre 2021, poi completamente abbattuto senza le previste prove di carico (che il Comune di Padula non richiese) e, ad oggi, con i lavori di recupero fermi anche dopo la sceneggiata (l’impresa appaltatrice non era presente !!) della posa della prima pietra nel luglio del 2023. Impresa che poi ha subappaltato i lavori ad una ditta di Sala Consilina; un passaggio di consegne che, sembra, sia stato attenzionato, ma solo come atto dovuto, dalla Procura di Salerno nell’ambito della grossa inchiesta a carico dell’ex presidente della Provincia avv. Franco Alfieri, tuttora agli arresti domiciliari.
I FATTI: A questo punto della storia scende in campo Vittorio Esposito, nella su qualità di Presidente della Comunità Montana e, quindi, direttamente interessato alla soluzione dello scabroso problema; ha preso le redini in mano subito dopo essere stato eletto, nell’agosto 2024, alla carica di Presidente ed in poco più di tre mesi ha già fatto passi in avanti da gigante sostituendosi, nel fatti, alle prerogative che, invece, avrebbero dovuto esercitare altre Autorità decisamente e direttamente interessate alla riapertura del ponte. Questo è sì un Paese amante dei ritardi, ma il tutto diventa drammatico quando gli Enti locali preposti vengono travolti dall’impotenza ed a volte anche dagli uffici preposti che non svolgono a pieno il loro compito. Ecco perché l’arrivo sulla scena del presidente Esposito è stato come un toccasana verso una decisiva svolta.
LA SVOLTA: In breve tempo, quindi, e subito dopo essere andato in Provincia con un a delegazione i rappresentanti dei comuni di Padula e Sassano, è arrivata la svolta con la ripresa dei lavori sul ponte della discordia. Con tanto di assicurazione da parte della ditta sub appaltatrice di Sala Consilina circa la determinazione di portare fino a compimento i tanto sospirati lavori. Ovviamente Vittorio Esposito, da scaltro politico qual è, non ha mancato di ringraziare il presidente pro-tempore della Provincia, Giovanni Guzzo, per la totale disponibilità dimostrata vero le richieste avanzate in nome e per conto dei sindaci di Padula e Sassano e dell’intero territorio circostante. Sindaci che saranno presenti, ha fatto sapere Esposito, insieme a lui nella conferenza stampa che si terrà nei prossimi giorni.
COME FINIRA’: Stando alle caratteristiche del presidente ella Comunità Montana (che potrebbe convocare una conferenza di servizi tra Provincia, Snam, Consac e Comuni di Padula e Sassano) è giusto credere che l’opera verrà completata entro l’estate del 2026 a dimostrazione plastica che anche i politici quando danno una parola sanno, a volte, anche mantenerla.