PONTE TANAGRO: nelle mani di Vittorio … e Rosario mi scrive

 

Aldo Bianchini

VALLO di DIANO – Come spesso accade anche l’ultimo editoriale a mia firma sul Ponte Tanagro h suscitato non poche polemiche da parte di diversi lettori ma anche di alcuni politici locali; è doveroso quindi qualche precisazione sul contenuto di quell’editoriale titolato “Ponte Tanagro : l’unica verità”.

IL FATTO: In quell’articolo avevo messo in evidenza l’azione giornalistica di Pierino Cusati che fin dal primo momento si è battuto per la velocizzazione dei tempi di riapertura del ponte anche con la chiamata di Striscia la Notizia che tempo fa intervenne sul luogo con un efficiente servizio. Cusati è stato anche l’ispiratore di un comitato pro-ponte che, però, per l’inerzia di tanti non è mai stato costituito. Nell’articolo avevo anche messo in evidenza l’azione continua di Rosario Trotta che, abitando ad una cinquantina di metri dal ponte, aveva ed ha il polso della situazione aggiornato minuto dopo minuto. Avevo, comunque, sottolineato l’insipienza della politica locale che non ha saputo esprimere una continuità nell’attenzionare l’Ente Provincia sull’importanza del ponte; politica locale che era arrivata al punto di prendere parte alla sceneggiata della posa della prima pietra (luglio 2023) con tanto di inchini riverente verso la persona del presidente Franco Alfieri che ebbe l’ardire di promettere l’apertura del ponte entro 175 giorni dalla prima pietra; ironia della sorte quel giorno l’impresa aggiudicataria dell’appalto non era presente; eppure non mancarono baci e abbraccia al presidente.

IL PONTE NELLE MANI DI VITTORIO: E’ proprio così, da questo momento in poi, il destino del ponte è tutto nelle mani di Vittorio Esposito (sindaco di Sanza e presidente della Comunità Montana. Il ragionamento è semplice, Esposito è l’unico uomo forte del Vallo di Diano in quanto ha un fili personale e diretto con il governatore De Luca e non ha bisogno di attese e/o presentazioni per entrare nelle segrete stanze di palazzo Santa Lucia. Qualcuno potrebbe dire cosa c’entra palazzo Santa Lucia (Regione) con palazzo Sant’Agostino (Provincia); c’entra e come, senza l’ok del governatore anche in provincia non si muove foglia. Dunque da adesso Vittorio Esposito ha nelle mani le sorti del ponte; non è intervenuto prima perché non era ancora presidente della Comunità Montana e perché non intendeva essere da intralcio all’azione che i Comuni interessati dovevano esprimere che non hanno espresso, almeno nei termini e nei tempi richiesti dall’urgenza dei lavori. In particolare il Comune di Padula che alla chiusura del ponte omise di richiedere l’accesso agli atti per verificare se esisteva la prova di carico prevista dalla legge. Fortunatamente il sindaco di Sassano è riuscito a far ripristinare un tratto di stradina provinciale che unisce il Caiazzano con la statale verso Buonabitacolo. Esposito ha anche portato (in gita scolastica ?) una delegazione in Provincia per iniziare l’azione di sollecito ed ha annunciato una conferenza stampa. Vedremo.

LA LETTERA DI ROSARIO TROTTA: Rosario Trotta (commissario per il Vallo di Diano della LEGA) si è impegnato, come detto, quotidianamente dalla fine di ottobre 2021 (chiusura del ponte). E lo ha fatto con gli strumenti che gli sono propri, cioè sensibilizzando i vertici del suo partito e promuovendo alcune interrogazioni sul problema; con l’ultima ha richiesto che il problema venga discusso in consiglio provinciale; cosa che accadrà nell’entrante settimana. Qualche ora fa mi ha scritto una lettera che con piacere provvedo a pubblicare: “Gentile direttore, scrivo al suo giornale per precisare il mio punto di vista rispetto alle polemiche di questi ultimi giorni. Io mi muovo fin dal 2021 solo per il bene dei cittadini locali e non ascolto le polemiche. Mi darebbe molto fastidio che dopo tre anni di silenzio, qualche personaggio politico possa pensare di attribuirsi tutti i meriti per l’eventuale conclusione dei lavori sul ponte. Mi permetto di invitare tutti i rappresentanti dei Comuni di Padula e di Sassano a recarsi a Salerno in settimana per presenziare ai lavori del Consiglio provinciale; io ci sarò e ci vado a mie spese, spero che anche gli altri facciano la stessa cosa. La mia non è una battaglia ideologica, è invece una battaglia in favore di tutte le attività produttive del territorio che stanno subendo notevoli danni economici. Sosterrò anche le eventuali richieste di risarcimento danni che già qualcuno ha annunciato”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *