GIFFONI FILM FESTIVAL: diventare umani dal 2025 … si può ?

 

Aldo Bianchini

SALERNO / GFF – Dal novembre del 1970 ad oggi ne sono passati di anni (ben 54 !!) e finalmente la mostruosa creatura del G.F.F. (ideata, voluta, creata, cresciuta e lanciata su tutto il Pianeta Terra dall’ottimo Claudio Gubitosi; onore e vanto non solo del nostro territorio ma dell’intero Paese ed oltre) è arrivata nell’età matura per potersi porre domande e obiettivi seri sul proprio futuro.

Ed ecco la scelta che sicuramente porterà ad un futuro ancora più luminoso: “diventare umani”; encomiabile proposito che sarebbe molto meglio accettato dalla gente se il tutto avvenisse davvero e se vvenisse alla luce del sole e sotto gli occhi di tutti.

DIVENTARE UMANI: Luca Apolito, direttore artistico del Festival, a margine della manifestazione per la presentazione dell’edizione n. 55 del GFF dal 17 al 26 luglio 2025, ha precisato che la scelta del “file rouge” conduttore del 2025 è l’espressione più concreta che letteraria della volontà di esplorare cosa significhi veramente “essere umani” nella consapevolezza del ruolo e delle responsabilità che il GFF deve letteralmente fare propri per allontanare, aggiungo io, quell’immagine di immenso carrozzone pubblicitario che, seppure efficiente e produttivo anche sotto il profilo culturale, ha bisogno urgente di un riverniciata complessiva per essere meglio accettati e creduti nell’universale pianeta del cinema. Ma per fare ciò non basta limitarsi a dire di esserlo perché è necessario anche apparire umani. E questo sinceramente è sempre mancato all’espressione esterna ed alla percezione della gente. Ragion per cui lo stesso Apolito ha ottimamente evidenziato una semplice circostanza che è sostanza.

SOSTANZA: “”… Essere (umani !!) implica una condizione statica, una posizione passiva in cui ci limitiamo a prendere atto di ciò che siamo, lasciandoci definire da circostanze e condizionamenti. Diventare, al contrario, introduce un impegno attivo, la necessità di cambiamento, una tensione continua verso una condizione più elevata e consapevole di umanità …””.

FUTURO: 4500 i giurati attesi da 45 nazioni e circa 300 città, che potranno iscriversi al bando di adesione dal 9 dicembre nelle diverse sezioni, suddivise in base all’età: +3 anni, +6, +10, +13, +16 e +18. Due le novità: la sezione per 400 genitori, e quella dedicata al cinema del reale ed ai documentari. 250, poi, i maggiorenni che potranno partecipare ai laboratori incentrati sulla recitazione.

 

CONCRETEZZA: Dopo le dichiarazioni molto condivisibili del direttore artistico mi attenderei che scendesse in campo direttamente anche il patron Claudio Gubitosi senior perché è proprio da lui (e non dal pensiero del direttore) che deve arrivare la svolta umana del suo festival prendendo con forza la palla al balzo e ricominciare daccapo; semmai decidendo finalmente di rispondere a tutte quelle domande rimaste in sospeso dopo le violenti polemiche estive dopo l’ultima edizione del festival.

 

LE DOMANDE: 1) Quale è stata la ricaduta del Festival sullo stato sociale di Giffoni e di tutto il comprensorio; 2) Quanti sono i posti di lavoro a tempo indeterminato generati dal flusso di decine di milioni di euro; 3) Quanti e quali sono stati i compensi per se stesso e per le convenzioni offerte a politici e/o parenti di politici; 4) Chi sono e quanti sono le centinaia e centinaia di lavoratori precari che nel corso degli anni hanno lavorato al Festival; 5) Sono state osservate tutte le regole (anche quelle afferenti l’igiene e la sicurezza sui luoghi di lavoro) almeno negli ultimi dieci anni; 6) Prima di minacciare licenziamenti sarebbe giusto rispondere alle domande. Il tutto, ripeto, in relazione alla pubblica denuncia dell’on. Angelo Tofalo (Mov 5 Stelle) di dieci anni fa ed alle affannose richieste di trasparenza del sen. Antonio Iannone.

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