Aldo Bianchini
SALERNO – Prima di andare al nocciolo dell’editoriale di oggi è giusto ricordare chi è Tommaso Pellegrino, medico con una spiccata e intelligente passione per la politica:
- Medico oncologo e dirigente medico presso il 2° policlinico di Napoli – già deputato nazionale dei Verdi (2006 – 2008) – già sindaco di Sassano per due mandati – già presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni (PNCVDA) – consigliere regionale in carica in quota Italia Viva.
E’ bene chiarire che Tommaso Pellegrino è innanzitutto un medico oncologo che ha dedicato e dedica tutte le sue forze all’esercizio ottimale della sua professione che ha brillantemente coniugato con la passione politica fino al punto da piegare la politica al servizio delle aspettative e delle esigenze dei cittadini utenti della sanità pubblica che, ogni giorno di più, appare come un muro di gomma che tutto respinge al mittente fino al punto che c’è bisogno di un’ordinanza giudiziaria per poter eseguire anche gli urgenti accertamenti diagnostici previsti nell’ambito del servizio sanitario nazionale (SSN).
Pellegrino è sassanese doc, ed è a mio parere dal punto di vista dialettico – relazionale – professionale uno dei migliori figli del Vallo d Diano con un’apertura mentale davvero a 360° e con una evidente capacità umana di rapportarsi con il prossimo; l’umiltà è, forse, la sua dote migliore nella sostanza delle relazioni che riesce sempre a coltivare nella maniera ottimale.
Solo per darvene una prova concreta è sufficiente ricordare ciò che è stato capace di fare la sera del 30 ottobre scorso a Monte San Giacomo nel salone delle feste del ristorante “Il Rezzo” in occasione della giornata dedicata a “ottobre in rosa” e più specificamente alla lotta contro il tumore al seno che tra le donne semina panico e, a volte, disperazione. Ebbene quella sera, tra scroscianti applausi del numerosissimo pubblico presente, ho toccato con mano e in diretta la grande capacità aggregativa dell’on. dr. Tommaso Pellegrino che è entrato non solo nell’immaginario collettivo ma anche nell’animo di ogni singolo presente. E lo ha fatto facendo capire a tutti che davanti a loro non c’era un politico in cerca di voti ma un uomo, prima ancora che medico, disponibile all’ascolto ed alla traduzione delle aspettative in risoluzioni positive, e senza inganno, dei problemi di natura sanitaria che affliggono larghe fasce della popolazione non soltanto femminile.
E mentre lo ascoltavo in religioso silenzio mi sono chiesto come mai un personaggio come lui non viene investito, almeno in regione, della carica di “assessore alla sanità”; è vero che molto spesso gli assessorati e i ministeri vengono affidati a persone che, pur essendo medici – ingegneri – avvocati – sportivi – ecc., poi non riescono a tradurre le rispettive capacità professionali in operatività; ma è altrettanto vero che in più casi le grandi capacità professionali vengono trasformate in eccellente operatività.
L’on. dr. Tommaso Pellegrino, a mio avviso, appartiene a questa ristretta cerchia di personaggi in grado di trasfondere nell’operatività politica quotidiana tutta la loro professionalità.
Mi meraviglio che il governatore on. Vincenzo De Luca, spesso capace di superare ogni barriera ideologica e politica, non abbia ancora sfruttato l’enorme capacità di Tommaso Pellegrino che nei fatti ha dimostrato sempre immensa capacità di miscelare la professione con la politica, arrivando quasi sempre a mettere la politica al servizio delle esigenze della gente e del territorio.
Per vincere le grandi battaglie, e quella della sanità lo è per davvero, anche De Luca dovrebbe rispondere alla necessità di inserire l’uomo giusto al posto giusto; Tommaso Pellegrino al momento, purtroppo, è un uomo che la politica deluchiana mantiene ai margini del potere reale.
Un’editoriale veritiero,che rende
merito ad uno dei migliori
“figli” del ns “abbandonato,martoriato e depredato” Vallo di Diano!