Aldo Bianchini
SALERNO – La domanda contenuta nel titolo di questo editoriale corre di bocca in bocca, almeno nell’ambito della sinistra, m nessuno risponde con sincerità.
LA RISPOSTA: Elly Schlein è “figlia spuria” di un complicato sistema politico, proprio della sinistra ma allargato stupidamente a tutti i cittadini di questo Pese con diritto di voto; un diritto che non c’entra assolutamente niente con un partito e con le consultazioni interne di quel partito (consultazioni denominate “primarie”). E da questo convulso e stravagante incesto è venuta fuori, a sorpresa (e che sorpresa !!), la segretaria nazionale del PD.
IL FATTO: Le elezioni primarie del Partito Democratico del 2023 si sono tenute il 26 febbraio, per individuare il nuovo segretario nazionale e i relativi membri dell’assemblea nazionale del Partito Democratico. Questa consultazione, il cui esito ha ribaltato sondaggi e previsioni, elegge come segretaria la deputata Elly Schlein, che conquista il 54% dei voti imponendosi sullo sfidante, il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Schlein è la prima donna, la persona più giovane e la prima appartenente alla comunità LGBT nella storia del partito a ricoprire questa carica. È stata la prima volta in cui il vincitore delle primarie interne al partito è poi risultato sconfitto nelle primarie aperte agli elettori non iscritti (fonte Wikipedia). In verità Bonaccini non era lo sfidante (come recita Wikipedia) ma era il favoritissimo, tanto da far considerare la Schlein una piccola – insignificante e fastidiosa appendice in una elezione scontata.
IL RIBALTONE: Il giorno 26 febbraio 2023 anche io sono andato a votare e solo per un senso di contrapposizione al potere costituito del PD, insomma per divertirmi e per portare scompiglio, votai per la Schlein; ma io non ero (come non lo sono) iscritto al PD, anzi non sono mai stato iscritto ad alcun partito. Non avrei mai immaginato che come me diverse altre centinaia di migliaia di cittadini (anche non essendo iscritti al PD) sarebbero andati “per divertirsi e per portare scompiglio” a votare per la Schlein che inaspettatamente vinse le elezioni sbigottendo tutto il Partito Democratico.
ATTO di DEMOCRAZIA: I geni del PD hanno da sempre venduto l’apertura delle primarie a tutti come un atto di vera democrazia; niente affatto, sotto sotto lo hanno sempre fatto per impressionare gli avversari con i milioni di voti espressi ad ogni primaria.
ME NE FREGO: Nessuno si scandalizzi più di tanto se sulla questione del Terzo Mandato il governatore De Luca abbia risposto “me ne frego” al tentativo della Schlein di bocciare la legge regionale; De Luca ha pienamente ragione perchè la Schlein non è l’espressione del PD nazionale, è soltanto un prodotto spurio di una finta democrazia applicata alle elezioni primarie che dovrebbero essere sempre riservate soltanto agli iscritti.
SCISSIONE ?: Come finirà non lo so, lo vedremo nei prossimi mesi. A mio parere se il PD vuole salvarsi dal naufragio deve cogliere al volo questa occasione offerta dal governatore della Campania per dare la spallata decisiva alla Schlein e ritornare sulla strada maestra.