Fondazione Saccone e Digital Meet 2024: la tecnologia incontra i più giovani al Kids Coding Lab

da Uff. Stampa

La Fondazione Saccone conferma per il quinto anno consecutivo il suo ruolo di antenna campana del DIGITALmeet, il più grande festival italiano dedicato all’alfabetizzazione digitale per cittadini e imprese, promosso da Fondazione Comunica e Talent Garden Padova. Quest’anno, il festival si è svolto dal 21 al 27 ottobre 2024, proponendo una serie di eventi formativi in tutta la Campania per avvicinare le persone alle tecnologie digitali e alle loro applicazioni pratiche. Tra i temi trattati, spicca l’interazione tra capitale umano e tecnologie, esplorata attraverso tre appuntamenti chiave organizzati dalla Fondazione in collaborazione con esperti del territorio.
Il culmine del programma è stato il “Kids Coding Lab,” svoltosi sabato 26 ottobre presso la sede della Fondazione Saccone a Montecorvino Pugliano (SA). L’iniziativa, dedicata a 20 bambini tra i 10 e i 12 anni provenienti dall’Istituto Comprensivo Monterisi di Salerno, ha offerto un approccio ludico e coinvolgente al coding. Grazie all’ambiente di programmazione Scratch, sviluppato dal MIT, i giovani partecipanti hanno potuto esplorare i primi rudimenti della programmazione, creando giochi e animazioni multimediali. L’obiettivo è stato promuovere l’uso consapevole delle Tecnologie dell’Informazione e Comunicazione (TIC), stimolando le capacità creative, di comunicazione e di pensiero computazionale dei bambini.
Durante il laboratorio, Angela Peduto, docente del Dipartimento di Scienze Aziendali Management & Innovation System dell’Università degli Studi di Salerno, ha guidato le attività, spiegando: “Il Digital Meet è un appuntamento irrinunciabile. Un momento di divertimento e di crescita, dove i ragazzi possono esplorare il mondo del digitale in maniera pratica e coinvolgente – ha raccontato la docente – Già dallo scorso anno abbiamo iniziato ad introdurre l’Intelligenza Artificiale ed elementi di Machine Learning nei nostri laboratori, perché sono i ragazzi di oggi che, un domani, dovranno saper utilizzare in modo etico e consapevole l’IA. La programmazione e l’intelligenza artificiale stanno rapidamente diventando strumenti d’uso quotidiano, e vogliamo che i nostri studenti siano pronti ad affrontare queste sfide con competenza e serenità.”
Giorgio Scala, presidente della Fondazione Saccone, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa, affermando: “Essere parte del Digital Meet significa per noi promuovere la cultura digitale e generare opportunità concrete per il territorio. Vogliamo formare una nuova generazione di cittadini digitali, capaci di affrontare le sfide tecnologiche del futuro con fiducia e preparazione.”
“Le nostre attività sono sempre organizzate in maniera giocosa e interattiva, perché il gioco è un potente strumento di apprendimento – ha continuato Peduto – Ad esempio, guidiamo i ragazzi nella scrittura di un videogioco o nell’addestramento di un computer, tramite tecniche di machine learning, per svolgere compiti come distinguere verbi da articoli o riconoscere immagini. Questo tipo di approccio consente ai più giovani di sviluppare una comprensione profonda e concreta di cosa significhi ‘insegnare’ qualcosa a una macchina. Per le nostre attività utilizziamo Scratch, un linguaggio di programmazione visuale che permette ai bambini di imparare i concetti base dell’informatica in modo intuitivo. Scratch è come un libro con comandi che i bambini possono facilmente utilizzare per creare storie, giochi e animazioni. Inoltre, abbiamo introdotto anche il ‘Machine Learning for Kids’, uno strumento che integra elementi di intelligenza artificiale in Scratch, consentendo di creare programmi più complessi e interattivi. I bambini hanno una sorprendente capacità di comprendere l’intelligenza artificiale come uno strumento. Una volta che capiscono di cosa si tratta, non provano paura ma piuttosto curiosità e voglia di sperimentare. Questa consapevolezza è fondamentale: vogliamo che sappiano utilizzare la tecnologia non solo per il puro divertimento, ma anche come strumento per risolvere problemi, creare innovazione e, soprattutto, farlo con responsabilità.”

Il laboratorio ha messo in evidenza il potenziale educativo dell’intelligenza artificiale, proponendola non come una minaccia, ma come un’opportunità per il futuro. La scelta di coinvolgere bambini e ragazzi nel mondo dell’IA fin dai primi anni di scuola si basa sulla consapevolezza che le generazioni future dovranno essere in grado di usare questi strumenti in modo responsabile. Attraverso attività pratiche come la programmazione di videogiochi e l’addestramento di algoritmi, gli studenti hanno imparato a comprendere il funzionamento della tecnologia, acquisendo così le competenze necessarie per affrontare il mondo digitale in modo sicuro e consapevole.

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