VECCHIO TRIBUNALE: che fare ?

 

 

Aldo Bianchini

 

SALERNO – Sulla definitiva destinazione del Vecchio Tribunale di Salerno la discussione sembra essersi affievolita e la stampa, richiamata da altri eventi, ha abbandonato la notizia.

Ma su questa testata giornalistica la vicenda continua.

Negli ultimi tempi sono stati diversi i personaggi che sono intervenuti o con semplici vocali o con messaggi scritti su whatsapp.

 

Il primo a prendere parte in questa seconda fase della discussione è stato l’ex magistrato dr. Carlo Correra (già Pretore d’assalto) che, per dirla in sintesi, non condivide l’idea dell’Università nel centro della città e suggerisce, tra le altre cose, uno spazio interessante per la convegnistica specializzata nella lotta alle truffe alimentari e, soprattutto, l’istituzione di una specifica scuola del settore. Insomma da Salerno e dalla sua provincia, patria della dieta mediterranea, sarebbe molto bello far partire messaggi propositivi in tal senso.

 

Anche il giornalista Antonio Cortese è contrario, per ragioni tecniche ed anche di parcheggi, al trasferimento di parte dell’Università a Salerno, e propone testualmente: “Una struttura che consenta congressi, host turistico anche con la partecipazione del Comune con gli imprenditori che insistono nel salernitano potrebbe energizzare il volano dell’incoming: non vada inteso il turismo come un pacchetto chiuso perché la concorrenza non si arrende al lavoro di nuove iniziative, altrove. Ora che sembra funzionare l’aeroporto non sia inteso come semplice scalo estivo dunque, ma come ogni piattaforma dei moderni centri fucina della mobilità del business”.

 

E c’è anche la posizione dell’ammiraglio Gaetano Perillo che con un lungo post, qui ripreso per sintesi, ha precisato: “”… Al momento, portare a Salerno il Rettorato e le altre appendici sopra menzionate, non va visto come una forma di risarcimento per presunti torti subiti in passato. Tale operazione attesta invece che la città esprime pieno riconoscimento alla lusinghiera posizione raggiunta dall’Ateneo nelle graduatorie delle Università nazionali ed estere e si sente quindi onorata di ospitarne le strutture apicali e le altre dedicate ad attività di tipo specialistico, quasi a costituire un Centro Avanzato di Didattica Superiore – CADS.  Si intravedono vantaggi reciproci anche per l’Ateneo, che vedrebbe ubicato il suo Rettorato in una sede dal passato prestigioso … quella cioè che vanta il primato di aver ospitato nel lontano Medio Evo la famosa Schola Medica Salernitana, nota in tutto il mondo … Dal lato opposto, più verso il mare, sorgerebbe il “Polo della Cultura” identificato come sopra detto. E per non oscurare del tutto la originaria natura del Palazzo, potrebbero opportunamente rimanere ivi ospitate la sede dell’Ordine degli Avvocati e quella dell’Ordine dei Magistrati … Esprimo comunque la mia preferenza per l’ istituzione del Polo culturale e mi rifiuto di avallare il sospetto che possa “fare da passerella-show a politici, rettori, docenti e studenti”, e sono ugualmente d’accordo sul fatto che “qualcosa bisogna pur rischiare per ridare all’edificio il suo meritato lustro …””.

E la storia continua.

 

 

 

 

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